Announcing: BahaiPrayers.net


More Books by Varie

biografia di Alessandro Bausani
Corso Farzan Arbab sulla crescita intensiva
discorso di Peter Khan in Canada 2-8-06
Economia per un nuovo ordine mondiale
Esistenza di Dio - la prova scientifica - William Hatcher
Gli Araldi dell'Aurora
Il ladro nella notte
Insegnare nelle classi per bambini
L'imminente incontro dell'umanità con Bahá’u'lláh
Le Manifestazioni Gemelle
levarsi a servire
Luoghi santi bahá’í al centro mondiale
Mashriqu'l-Adhkár
Newsgroup - comunicazioni elettroniche
percorrere il sentiero del servizio
Riflessioni sulla vita dello spirito
Saggi sulla fede bahai
Spunti per l'educazione
Free Interfaith Software

Web - Windows - iPhone








Varie : Luoghi santi bahá’í al centro mondiale
LUOGHI SANTI
Baha'i
al Centro Mondiale
ROMA 1977

Titolo originale " Bahai� HOLY PLACES at the World Centre"

� THE UNIVERSAL HOUSE OF JUSTICE 1968
COPYRIGHT UNDER THE BERNE CONVENTION
Questa traduzione 1977 CASA EDITRICE Bahai�

dell'Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahai d'Italia - Roma


Traduzione approvata dal Comitato Revisione e Traduzioni

dell'Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahai d'Italia - Roma

Prima Edizione 1977
�����

Edito dalla Casa Editrice Bahai dell'Assemblea Spirituale Nazionale

dei Bahai d'Italia
Via Stoppani 10 - Roma Telefono 879647
INDICE
PREFAZIONE pag. VI
PERIODI DEL VIAGGIO DI Bahá'u'lláh
E SUO SOGGIORNO IN TERRA SANTA VIII
1. L'ESILIO DI Bahá'u'lláh 1
2. PELLEGRINI ALLA TERRA SANTA 6
3. LA TERRA SANTA 9
4. 'Akka 11
La Caserma 16
La Casa di 'Abbud 19
Kh�n-i-'Av�mid 21
Il Giardino di Ridvan 22
La vita di 'Abdu�l-Bahá ad 'Akka dopo
a rinnovo della prigionia: 1901-1908 23
5. MAZRA'IH 34
6. BAHJ�
La Magione 39
La Tomba di Bahá'u'lláh 44
7. HAIFA
Il Monte Carmelo 49
La Tomba del B�b 52
La tomba di 'Abdu'l-Bahá 61
La Casa del Maestro 63
Gli Archivi Internazionali 66
I Giardini Monumentali 70
La Pi� Grande Foglia Santa 72
Passi dalle Tavole rivelate da Bahá'u'lláh 75
Passi dalle Tavole rivelate da 'Abdu'l-Bahá 77
Il Ramo Pi� Puro 82
Navvab 86
Mun�rih Khan�m 91
L'Arco ed il Centro Amministrativo
Mondiale 92
Il luogo per il Tempio 97
8. MISCELLANEA
La Casa dei Pellegrini ad Haifa 99
Gli Uffici della Casa Universale di
Giustizia 100
L'acquedotto 102
APPENDICE I 104
APPENDICE Il
La sovrastruttura della Tomba del B�b 109
I preparativi e l'architetto 110
Il colonnato 112
L'ottagono 114
La rotonda 115
La cupola 116
APPENDICE III
La Tavola del Carmelo 118
PREFAZIONE

L'occasione della commemorazione del centenario del

viaggio di Bahá'u'lláh attraverso il Mar Mediterraneo verso

il Suo imprigionamento ed esilio finale in Terra Santa

fornisce il pretesto per la pubblicazione di questo libro in

un volume. Originalmente vi erano, ad uso dei pellegrini

che visitavano i Luoghi Santi della loro Fede in Terra

Santa, dei fogli ciclostilati. Ora, arricchite e pubblicate,

queste pagine vengono offerte per uso generale come una

fonte di studi Bahai.

Storicamente parlando, la Terra Santa ha esercitato sugli

interessi dell'uomo un'influenza che supera le sue

proporzioni geografiche, e cos� sar� anche in futuro. Ora

che ci stiamo avvicinando allo scopo supremo della Fede

Bahai, che lo stabilirsi dell'ordine mondiale, spicca

sempre pi� l'importanza del fatto che tale Fede abbia posto

in quella Terra sia il proprio centro spirituale che quello

amministrativo.

Verso 'Akka, la "citt� argentea", verso il Monte Carmelo,

la "Montagna di Dio" e verso i loro dintorni, si dirige un

flusso sempre crescente di pellegrini e visitatori. Si spera

che questo libro possa essere da loro usato con profitto.

Haifa,
Agosto 1968
PERIODI DEL VIAGGIO DI Bahá'u'lláh
E SUO SOGGIORNO IN TERRA SANTA
Il viaggio di Bahau�ll�h e dei Suoi compagni
da Gallipoli ad Haifa dur� (dal 21 agosto
1868 al 31 agosto dello stesso anno): 11 giorni
Bahau�ll�h e i seguaci vennero quindi trasfe-
riti dal vapore che li aveva portati su una na-
ve a vela che giunse ad 'Akka nel pomeriggio
del 31 agosto 1868. Il tempo trascorso ad
Haifa fu di: poche ore
Il periodo totale del soggiorno di Bahau�ll�h
in Terra Santa (dal 31 agosto 1868 al 29
maggio 1892) fu di: 24 anni
GLI EDIFICI E LE CASE OCCUPATI DA
Bahá'u'lláh DURANTE TALE PERIODO FURONO:
1. La Prigione, 'Akka: 2 anni, 2 mesi e 5
giorni
2. Le case di Mal�k, Khavv�m e
Rabi'ih: circa 10 mesi
3. La casa di Abb�d (a): circa 7 anni
_____________________

(a) - Dalla Prigione, Bahá'u'lláh fu trasferito direttamente

alla casa di Malik, quindi alle case di Khavv�m e di Rabi'ih ed

infine a quella di Abb�d. Noi possediamo e visitiamo solo

quest'ultima, la pi� importante di tutte.
4. Il giardino di Ridvan: visite occasionali
5. La residenza di Mazra'ih: circa 2 anni
6. La residenza a Bahj�: circa 12 anni (b)
______________
Totale: 24 anni
____________________

(b) - Verso la fine di questo periodo Bahá'u'lláh visit� Haifa

quattro volte e la Sua ultima visita dur� tre mesi.

CAPITOLO I
L'ESILIO DI Bahá'u'lláh

"L'editto dello Sh�h, equivalente ad un ordine per

l'immediata espulsione di Bahá'u'lláh dal territorio della

Persia, apre un nuovo e glorioso capitolo nella storia del

primo secolo Baha'i... il processo che esso mise in

moto.... Lo port� lungi, fino alle sponde della Terra

Santa, adempiendo con questo le profezie menzionate sia

nel Vecchio che nel Nuovo Testamento, riscattando il

pegno racchiuso in varie tradizioni attribuite all'Apostolo

di Dio e agli Im�m che gli succedettero, e dando inizio

alla lungamente attesa restituzione di Israele all'antica

culla della sua Fede...

Questa partenza forzata ed affrettata di Bahá'u'lláh

dalla Sua terra natale, accompagnato da alcuni dei Suoi

parenti, richiama, in alcuni dei suoi aspetti, la precipitosa

fuga della Sacra Famiglia in Egitto; l'improvvisa
emigrazione di Muhammad, subito dopo l'assunzione

della Sua missione profetica, dalla Mecca e Medina;

l'Esodo di Mos�, di Suo fratello e dei Suoi seguaci dalla

terra natale, in obbedienza agli appelli divini, e, sopra

tutto, l'esilio di Abramo da Ur dei Caldei alla Terra

Promessa

esilio che, nella moltitudine di benefici che confer� su

cos� diversi popoli, fedi e nazioni, costituisce il paragone

storico pi� vicino alle incalcolabili benedizioni destinate

ad essere concesse in questo giorno e nelle et� future

all'intera razza umana, in diretta conseguenza dell'esilio

patito da Colui la Cui Causa il fiore ed il frutto di tutte

le Rivelazioni precedenti.
'Abdu'l-Bahá, dopo aver enumerato nel Suo 'Some

Answered Questions'1 le conseguenze di lunga portata

dell'esilio di Abramo, afferma significativamente che

'poich� l'esilio di Abramo da Ur ad Aleppo in Siria

produsse questo risultato, noi dobbiamo considerare quale

sar� l'effetto dell'esilio di Bahá'u'lláh nei Suoi numerosi

trasferimenti da Tihr�n a Baghdad, di l� a Costantinopoli

poi alla Rumelia2 e alla Terra Santa'
(Dio Passa nel Mondo, pp. 107 - 109)

��..una Fede indistruttibile.... in quel preciso momento

aveva raggiunto la sua gloria meridiana grazie alla

proclamazione della Missione di Bahau�ll�h ai re,
governanti e capi ecclesiastici del
________
1. "Le Lezioni di San Giovanni d'Acri", Roma 1961
2. Adrianopoli.

mondo sia dell'Est che dell'Ovest. Ma subito dopo questa

vittoria senza precedenti, era seguito l'apice delle Sue

sofferenze: il bando alla colonia penale di 'Akka,

decretato dal Sultano 'Abdu'l-Az�z. Questo fatto era stato

salutato dai Suoi vigilanti nemici come un segno dello

sterminio finale di un avversario molto temuto ed odiato,

e si erano riversate sulla Fede, in questa citt�-fortezza,

chiamata da Bahau�ll�h la Pi� Grande Prigione, calamit�

dall'interno e dall'esterno, tali, quali essa non aveva mai

sperimentato prima."
(Dio Passa nel Mondo, pag. 419)
"Si giunse cosi alla fatale decisione di esiliare
Bahau�ll�h nella colonia penale di 'Akka
Il mattino del 2 Jam�d�yu'l-Avval del 1285 A. H.
(21 agosto 1868), tutti loro si imbarcarono1 per

Alessandria su di un piroscafo del Lloyd austriaco,

toccando Madell� e fermandosi per due giorni a Smirne,

dove Jin�b-i-Mun�r, soprannominato Ismu'll�hu'l-Mun�b,

si ammal� gravemente e dovette essere lasciato, con suo

grande dolore, in un ospedale dove poco tempo dopo

mori. Ad Alessandria trasbordarono su un piroscafo della

__________
1. A Gallipoli

stessa compagnia, diretto ad Haifa, dove approdarono

dopo brevi soste a Porto Said ed a Jaffa, mettendosi in

mare poche ore pi� tardi, con un veliero, alla volta di

'Akka dove sbarcarono durante il pomeriggio del 12

Jam�d�yu'l-Avval del 1285 A. H. (31 agosto 1868)".

(Dio Passa nel Mondo pp. 184 - 187)

"L'esilio, durato non meno di ventiquattro anni, al

quale due despoti orientali si erano, nella loro implacabile

inimicizia e miopia, accordati di condannare Bahá'u'lláh,

entrer� nella storia come un periodo che fu testimone di

un miracoloso e veramente rivoluzionario cambiamento

nelle circostanze che accompagnarono la vita e le attivit�

dello stesso Esule, sar� principalmente ricordato per

estesa recrudescenza di persecuzioni, intermittenti ma

singolarmente crudeli, in ogni parte della Sua terra natia

per il simultaneo aumento nel numero dei Suoi fedeli, e,

infine, per un'enorme estensione in portata e quantit� dei

Suoi scritti".
(Dio Passa nel Mondo, pp. 190 - 191)

"L'arrivo di Bahá'u'lláh ad 'Akka segna la apertura

dell'ultima fase del Suo quarantennio di ministerio, il

periodo finale, ed invero l'apice,

dell'esilio nel quale quel ministero venne per intero

trascorso".
(Dio Passa nel Mondo, pag. 189)
CAPITOLO II
PELLEGRINI ALLA TERRA SANTA

"... fu durante quel periodo che furono compiuti i

primi pellegrinaggi alla residenza di Colui che era ora il

Centro visibile di una Fede da poco stabilita -

pellegrinaggi che, in seguito al loro numero e alla loro

natura, l'allarmato governo di Persia, fu dapprima spinto a

limitare, e pi� tardi a proibire, ma che comunque

precorsero le convergenti correnti di pellegrini che dall'o-

riente e dall'occidente, dapprima in circostanze ardue e

pericolose, dovevano dirigere i loro passi verso la

fortezza di 'Akka; pellegrinaggi che dovevano culminare

nello storico arrivo di una Regina credente ai piedi del

Monte Carmelo, dove proprio alla soglia di un

pellegrinaggio a lungo desiderato e largamente reso noto,

la reale pellegrina fu crudelmente impedita nel
raggiungimento del suo proposito".
(Dio Passa nel Mondo pag. 182)
"A parecchi Bahá'í dell'Iran che avevano fatto

tutto il viaggio a piedi allo scopo di vedere il loro

amato Capo, venne rifiutato l'accesso entro le mura della

citt� essi usavano recarsi in un luogo della pianura al di

l� del terzo fossato che cingeva la citt� donde si poteva

scorgere le finestre della prigione di Bahá'u'lláh, che si

mostrava loro da una di esse; i seguaci dopo averLo visto

ed aver versato lacrime di gioia ritornavano alle loro case

infiammati di rinnovata fede e pronti al sacrificio".

(Bahau'll�h e la Nuova Era, pag. 46)
"Infine possiamo anche rendere testimonianza del

notevole miglioramento nelle condizioni dei pellegrinaggi

compiuti dai suoi fedeli presso i luoghi sacri al suo centro

mondiale - pellegrinaggi in origine difficili, pericolosi,

terribilmente lunghi, spesso fatti a piedi, a volte con-

cludentisi in insoddis-fazioni, e limitati ad un pugno di

perseguitati seguaci orientali; questi pellegrinaggi

gradualmente hanno cominciato ad attrarre, in dipendenza

del costante aumento delle condizioni di sicurezza e di

comfort, un numero sempre crescente di nuovi convertiti

dai quattro angoli della terra, culminando recentemente

nella visita largamente annunciate e tuttavia triste-

mente impedita, di una nobile regina ,che proprio sulla

soglia della citt� desiderata dal suo cuore, fu costretta,

secondo la sua stessa dichiarazione scritta, a tornare

indietro e rinunciare al privilegio di un beneficio di cos�

alto valore
(Dio Passa nel Mondo, Cap. xvii e xviii passim)
".... nella stessa Terra Santa, cuore e centro

nevralgico di una Fede abbracciante il mondo, le fiamme

di.... una conflagrazione che interferisce seriamente... con

quel flusso di pellegrini costituenti la linfa vitale di quel

centro...."
(L 'Avvento della Giustizia Divina, pag. 6)
"SALUTO SUCCESSO DELL'IMPRESA
PRESAGENTE GIORNO DESTINATO TESTIMO-
NIARE COME PROFETIZZATO DA 'Abdu'l-Bahá
RE PELLEGRINI CHE SALIRANNO QUESTA
STRADA PER OFFRIRE UMILE TRIBUTO ARALDO
MARTIRE FEDE BahaiU�LL�H'.

(Da un cablogramma di Shoghi Effendi, 2 aprile 1951)

CAPITOLO III
LA TERRA SANTA
".... la Terra Santa, la Terra promessa da Dio ad

Abramo, santificata dalla Rivelazione di Mos�, onorata

dalle vite e dalle fatiche dei patriarchi, dei giudici, dei re

e dei profeti ebraici, riverita come la culla della

Cristianit�, e come il luogo dove Zoroastro, secondo la

testimonianza di 'Abdu'l-Bahá, 'convers� con alcuni dei

Profeti di Israele; ed associata all'Islam con il viaggio

notturno dell'Apostolo, attraverso i sette cieli, al trono

dell'Onnipotente. Entro i confini di questo santo ed

invidiabile Paese, 'il nido di tutti i Profeti di Dio�; �la

Valle dell�imperscrutabile decreto di Dio, il Luogo

bianco come neve, la Terra d'imperituro splendore�;

l'Esule di Baghdad, di Costantinopoli e Adrianopoli fu

costretto a passare non meno di un terzo della vita con-

cessagli, ed oltre met� del periodo della Sua Missione. 'E'

difficile - dichiara 'Abdu�l-Bahá - comprendere come

Bahá'u'lláh avrebbe potuto essere obbligato a lasciare la

Persia e drizzare la Sua tenda in questa Terra Santa se

non per la persecuzione dei Suoi nemici, il Suo bando ed

esilio�.
Invero un tale compimento, Egli ci assicura, era

stato effettivamente profetizzato 'per mezzo della lingua

dei Profeti due o tremila anni prima�. Dio, �fedele alla

Sua promessa�; aveva, 'ad alcuni dei profeti rivelato e

dato la buona novella che il Signore degli Eserciti si

sarebbe manifestato in Terra Santa' Isaia aveva, a questo

proposito, annunciato nel Suo libro: 'Sali su un alto

monte, o Sion, annunziatrice di letizia: fa risuonare la tua

voce, Gerusalemme, annunziatrice di gioia. Alza la voce,

non temere, di' alle citt� di Giuda: Ecco il vostro Dio,

ecco il Signore Iddio che viene con possanza, il Suo

braccio tutto ha sottomesso. Davide nei suoi Salmi

predisse: 'Levatevi o cancelli! Ed alzatevi, voi porte

eterne, fate che entri il Re della Gloria. Chi il Re della

Gloria? Il Signore degli Eserciti Egli il Re della Glo-

ria!'. Amos similmente preannunci� la Sua venuta: 'il

Signore ruggir� da Sion, da Gerusalemme far� sentire la

Sua voce: saranno in lutto i pascoli dei pastori e seccher�

la cima del Carmelo'"
(Dio Passa nel Mondo, pagg. 189-190)
CAPITOLO IV
'Akka
'Akka stessa, fiancheggiata dalla 'gloria del

Libano' e giacente in piena vista dello 'splendore del

Carmelo�; ai piedi delle colline che circondano la casa di

Ges� Cristo, era stata descritta da Davide come la 'Citt�

Forte�; designata da Osea come 'una porta di speranza�;

ed Ezechiele vi alluse come �alla porta rivolta verso

Oriente�; 'verso cui la gloria del Signore d'Israele veniva

da Oriente' e la sua voce era �come il rumore di molte

acque'. Ad essa il Profeta Arabo aveva fatto riferimento

come a 'una citt� in Siria alla quale Dio ha mostrato la

Sua speciale Misericordia'; situata �fra due monti... nel

mezzo di una pianura�; 'sulla riva del mare... sospesa al di

sotto del Trono�; 'bianca, la cui bianchezza piace a Dio'.

'Benedetto l'uomo - Egli, come confermato da

Bahá'u'lláh, aveva inoltre dichiarato - che ha visitato

'Akka, e benedetto colui che ha visitato il visitatore di

Akka. E inoltre: 'A colui che in essa leva il richiamo alla

preghiera la voce sar� innalzata al Paradiso'. E ancora: 'i

poveri di 'Akka sono i re del Paradiso e i Suoi principi�.

'Un mese in 'Akka migliore di mille anni altrove'.

Per di pi�, in una notevole tradizione contenuta nell'opera

di Shaykh Ibnu'l-Arab�, intitolata Futuh�t-i-MAkkayyih' e

che riconosciuta come un'autentica espressione di
Muhammad, ed citata da Mirza 'Abu'l-Fadl nel suo

'Far�'id; ed stata fatta questa significativa predizione:

'Tutti loro (i compagni del Q�'im) saranno uccisi eccetto

Uno che raggiunger� la pianura di 'Akka, la Sala del

Banchetto di Dio�
Bahau�ll�h stesso, come testimoniato da Nab�l

nel suo racconto, aveva, fin dal primo anno nel Suo esilio

ad Adrianopoli, alluso a quella stessa citt� nel Suo Lawh-

i-Sayy�h, designandola come 'La Valle di Nab�l', essendo

la parola di Nab�l di valore numerico eguale a quello di

'Akka. Al Nostro arrivo - quella Tavola aveva predetto -

fummo salutati da bandiere di luce, su cui la Voce dello

Spirito si lev� dicendo: Presto tutto ci� che vivo sulla

terra verr� arruolato sotto questo stendardo'."
(Dio Passa nel Mondo, pag. 190)
'Akka, l'antica Tolemaide, la San Giovanni

d'Acri dei Crociati, che aveva con successo sfidato

l'assedio di Napoleone, era caduta sotto i Turchi, al

livello di una colonna penale nella quale assassini, ladri

famosi ed agitatori politici venivano trasferiti da

tutte le parti dell'Impero turco. Essa era circondata da un

doppio sistema di bastioni; era abitata da una popolazione

che Bahau�ll�h defin� come 'la generazione di vipere';

era priva di qualsiasi sorgente d'acqua entro le mura; era

infestata dalle pulci, umida e percorsa da vicoli tetri,

sudici e tortuosi. 'Secondo quello che si dice - ha attestato

la Suprema Penna nel Lawh-i-Sultan - essa la pi�

desolata citt� del mondo, quella che ha l'aspetto pi�

squallido, il clima pi� detestabile e l'acqua pi� putrida. E'

come se fosse la capitale dei gufi'. La sua aria era cos�

putrida che, secondo un proverbio, un uccello che vi fosse

volato sopra sarebbe caduto morto."
(Dio Passa nel Mondo, pagg. 191 - 192)

"Il Suo arrivo alla colonia penale di 'Akka, lungi

dal portare la fine delle Sue afflizioni, non fu che l'inizio

di una maggiore crisi, caratterizzata da amare sofferenze,

severe restrizioni ed intenso tumulto, che, per la sua

gravit�, sorpass� anche le agonie del S�y�h-Ch�l di

Tihr�n, ed alla quale nessun altro evento nella storia del-

l'intero secolo pu� paragonarsi, eccetto la convulsione

interna che scosse la Fede ad Adrianopoli. 'Sappi, - ha

scritto

Bahau�ll�h, volendo sottolineare la natura critica dei

primi nove anni del Suo esilio in quella citt�-prigione, -

che al Nostro arrivo in questo luogo Noi scegliemmo di

designano come LA PIU' GRANDE PRIGIONE. Bench�

in precedenza soggetti in un'altra terra (Tihr�n) a catene e

ceppi, pure Noi rifiutammo di chiamarla con quel nome.

Di': meditate su ci�, o voi dotati di comprensione!'"

(Dio Passa nel Mondo, pag. 191)

"Ordini espliciti erano stati emessi, dal Sultano e

dai suoi ministri, di assoggettare al pi� severo confino gli

esuli, che erano accusati di avere gravemente errato e di

avere indotto altri all'errore. Furono confidenzialmente

espresse speranze che la condanna di imprigionamento a

vita pronunciata contro di loro avrebbe portato al loro

finale sterminio. Il farm�n del Sultano 'Abdu�l-Az�z,

datato il 5 del mese di Rab�'u'th-Th�n� 1285 A. H. (26

luglio 1868), non solo li condannava all'esilio perpetuo

ma decretava la loro rigorosa incarcerazione e proibiva

loro di associarsi, sia tra di loro, che con gli altri abitanti

del luogo. Il testo stesso del farm�n venne letto

pubblicamente, subito dopo l'arrivo degli esuli, nella

principale moschea della citt�, come avverti-
mento alla popolazione".
(Dio Passa nel mondo pag. 192)
'I Suoi nemici - ha scritto 'Abdu�l-Bahá a questo

stesso proposito - pensavano che il Suo imprigionamento

distruggesse completamente ed annichilisse la Causa

benedetta, ma questa prigionia fu, in realt�, del pi�

grande aiuto e divenne il mezzo del Suo sviluppo'.

'...Questo illustre Essere - Egli ha inoltre affermato -

innalz� la Sua Causa nella Pi� Grande Prigione. Da

questa Prigione la Sua luce fu sparsa lontano, la Sua fama

conquist� il mondo e la proclamazione della Sua gloria

raggiunse l'Est e l'Ovest'. 'La Sua luce dapprima fu una

stella; ora Essa divenuta un sole potente'. 'Sino al nostro

tempo - Egli ha inoltre affermato - nessuna cosa simile

mai accaduta'.
Nessuna meraviglia che, in vista di un cos�

notevole rovesciamento delle circostanze relative ai

ventiquattro anni del Suo esilio ad 'Akka, Bahau�ll�h

stesso abbia scritto queste importanti parole:

'L'Onnipotente ha trasformato questa Casa-Prigione nel

Paradiso Pi� Esaltato, il Paradiso dei Paradisi'."

(Dio Passa nel Mondo, pag. 202)
LA CASERMA
"Sbarcati, dopo un miserabile viaggio, ad 'Akka,

tutti gli esuli, uomini, donne e bambini, furono condotti,

sotto gli occhi di una popolazione curiosa ed insensibile

che si era radunata al porto per vedere il "Dio dei

Persiani", alla caserma, ove vennero rinchiusi, e

sentinelle vennero poste a loro guardia. "La prima notte,

dichiara Bahau�ll�h nella Lawh-i-Ra'�s, tutti furono pri-

vati sia di cibo che di bevanda.... Essi pregarono per

avere dell'acqua e questa venne loro rifiutata.' L'acqua

della pozza nel cortile era cosi sporca e salata che

nessuno pot� berla. Tre pagnotte di pane nero e salate

furono assegnate a ciascuno, pi� tardi, essi ebbero il

permesso di cambiarle con due di migliore qualit�,

quando furono scortati da due guardie al mercato. In

seguito venne loro concessa solo pietanza in sostituzione

della porzione di pane assegnata. Subito dopo il loro

arrivo si ammalarono tutti, eccetto due.

Malaria e dissenteria, assieme al calore soffocante, si ag-

giunsero alle loro miserie. Tre soccombettero, fra i quali

due fratelli che morirono nella stessa notte 'stretti - come

ha dichiarato Bahá'u'lláh - uno nelle braccia dell'altro'.

Egli fece vendere il tappeto da Lui usato, allo scopo di

provvedere ai loro sudari e alla sepoltura. La misera

somma ottenuta dopo che esso era stato venduto, venne

consegnato alle guardie che avevano rifiutato di
seppellirli senza prima esser pagati per le spese

necessarie. Pi� tardi si seppe che essi li avevano sepolti

non lavati e senza sudario, senza bara e coi vestiti che

indossavano, sebbene, come affermato da Bahau�ll�h,

venne dato loro il doppio dell'ammontare richiesto per la

loro sepoltura. 'Nessuno - Egli Stesso ha scritto - sa ci�

che Ci accaduto, eccetto Dio, l'Onnipotente, L'On-

nisciente.... Mai dalla creazione del mondo sino al

presente giorno una simile crudelt� stata vista o udita.'

'Egli stato - Egli ha inoltre attestato riferendosi a S�

Stesso - durante la maggior parte della Sua vita

dolorosamente provato nella stretta dei Suoi nemici Le

Sue sofferenze hanno ora raggiunto il loro culmine in

questa triste prigione nella quale i Suoi oppressori Lo

hanno cos� ingiustamente gettato�.

I pochi pellegrini che, nonostante il bando che era

stato cos� rigidamente imposto, fecero in modo di

raggiungere le porte della Prigione, e alcuni dei quali

avevano percorso a piedi l'intera distanza dalla Persia,

dovettero accontentarsi di un fuggevole sguardo al viso

del Prigioniero, stando al di l� del secondo fossato, di

fronte alla finestra della Sua Prigione. I pochissimi che

riuscirono a penetrare nella citt� dovettero, con loro

grande desolazione, ritornare sui loro passi senza poter

nemmeno mirare il Suo volto. Il primo fra loro ad

accedere alla Sua presenza, il devoto H�j� Ab�'l-Hasan-i-

Ardik�n�, soprannominato Am�n-i-Ilah� (il Fidato di Dio),

riusc� a farlo solo in un bagno pubblico, dove era stato

combinato che egli avrebbe visto Bahau�ll�h senza

avvicinarLo n� fare alcun cenno di riconoscimento. Un

altro pellegrino, Ust�d Ism�'il K�sh� giunto da Mosul, si

appost� sul lato lontano del fossato, e fissando per ore, in

rapita adorazione, la finestra del suo Beneamato, manc�

alla fine, a causa della debolezza della sua vista, di

discernere il Suo viso e dovette ritornare alla caverna sul

monte Carmelo, che gli serviva come luogo di dimora -

un episodio che fece piangere la Santa Famiglia che

aveva ansiosamente seguito da lontano la frustrazione

delle sue speranze. Nab�l stesso, costretto a lasciare

precipitosamente la citt�, dove era stato

riconosciuto, dovette contentarsi di una breve visione di

Bahau�ll�h attraverso lo stesso fossato, e continu� a

vagare per la campagna attorno a Nazaret, Haifa, Ge-

rusalemme ed Hebron, finch� il graduale rilassarsi delle

restrizioni non gli permise di unirsi agli esuli".

(Dio Passa nel Mondo, pagg. 192 - 194)
LA CASA DI 'Abbud
Quella che conosciuta come la casa di 'Abbud,

ad 'Akka, divisa in due parti: quella orientale, che era

nota come la "casa di 'Ud� Khamm�r", e quella

occidentale, che era la casa di 'Abbud. La parte orientale

era talmente insufficiente ai bisogni di Bahau�ll�h e della

Sua famiglia che non meno di tredici persone di ambo i

sessi dovettero sistemarsi in una sola stanza. Bahau�ll�h

occupava una camera della parte orientale e fu qui che

rivel� il Libro delle Leggi, il Kitáb-i-Aqdas (circa 1873).

Al tempo del matrimonio di 'Abdu�l-Bahá fu costruita da

'Abbud una camera, che situata tra le due parti della

casa e in essa avvenne appunto il matrimonio.

Successivamente 'Abbud cedette a Bahau�ll�h la parte

occidentale. Bahau�ll�h allora

diede la propria stanza situata nella parte orientale ad

'Abdu'l-Bahá ed occup� una stanza di quella occidentale,

che i pellegrini possono ora visitare.
Fu nel periodo della permanenza di Bahau�ll�h

nella casa di 'Ud� Khamm�r che un gruppo di Bahai,

contravvenendo un ordine specifico di Bahau�ll�h,

uccisero tre Azal� che erano stati destinati ad 'Akka con

Lui. L'animosit� e le calunnie contro gli esuli dopo

quest'incidente crebbero a tal punto che i loro bambini

venivano presi a sassate per le strade, e che lo stesso

'Abbud, che abitava porta a porta con Bahau�ll�h, fu cos�

negativamente influenzato nei confronti di questo suo

sospettato Vicino da essere indotto a rinforzare la parete

di divisione che separava la sua casa dall'abitazione di

Bahau�ll�h.
Bahau�ll�h rimase in questa casa per sette anni.

Durante gli ultimi anni della Sua vita, occasionalmente

torn� a visitarla.
Dopo la Sua Ascensione, 'Abdu'l-Bahá continu�

ad abitare in questa casa e fu in questo periodo che inizi�

la ribellione dell'Arciviolatore del Patto di Suo Padre.

Il Custode cos� definisce questa casa: la scena

delle prolungate afflizioni sostenuta dal Fondatore della

Fede, nonch� delle crisi pi� profonde

sofferte da 'Abdu'l-Bahá per mano dei Violatori del

Patto".
"Rivelato poco dopo che Bahau�ll�h era stato

trasferito nella casa di 'Ud� Khamm�r (1873 circa), in un

periodo in cui Egli era ancora circondato dalle

tribolazioni inflitteGli dalle azioni dei Suoi nemici e degli

aderenti dichiarati della Sua Fede, questo Libro, questo

scrigno contenente le gemme inestimabili della Sua

Rivelazione, emerge, unico ed incomparabile, in virt� dei

principi che inculca, delle istituzioni amministrative che

prescrive e della funzione della quale investe il

Successore designato dal Suo Autore, tra gli Scritti Sacri

del mondo".
(Dio Passa nel mondo, pag. 219)
KH�N-I-'AV�M�D
Al tempo del trasferimento di Bahau�ll�h, della
Sua famiglia e dei Suoi compagni dalla caserma

("barracks") per lasciar posto alle truppe turche, la

maggior parte dei Suoi compagni furono confinati in un

caravanserraglio, chiamato Kh�n-i-'Av�m�d (la 'Stazione

dei pilastri') .

I Bahá'í vivevano per lo pi� nelle ali orientale e meri-

dionale del caravanserraglio ai piani superiori. Una delle

stanze era occupata dal Maestro, il Quale vi intratteneva

ospiti e pellegrini e li preparava ad accedere alla presenza

di Bahau�ll�h.
Non appena i compagni presero dimora in altre
case, il Kh�n-i-'Av�mid divenne la prima Casa dei

Pellegrini Bahai in Terra Santa. Vissero e dimorarono in

questo caravanserraglio eminenti credenti quali Mishk�n-

Qalam, Jin�b-i-Zayn e H�j� Mirza Haydar-'Ali. Cos�

limitati erano i mezzi di conforto e cos� scarso il cibo, che

ogni pagnotta di pane arabo, che di solito serve per il

pasto di una persona, doveva essere divisa in quattro

porzioni, in quattro diversi momenti della giornata.

Anche il resto del cibo doveva essere rigorosamente

diviso. Quando si servivano dei fagioli, se ne contavano i

semi ed una parte veniva distribuita ad ognuno.
IL GIARDINO DI Ridvan
"Shaykh'Aliy-i-M�r�, il Muft� di 'Akka, dovette

persino, dietro suggerimento di 'Abdu�l-Bahá insistere a

lungo perch� Egli permettesse che finissero i Suoi nove

anni di prigionia entro le mura della citt�, prima che Egli

acconsentisse a lasciarne

le porte. Il Giardino di Na'mayn una piccola isola situata

nel mezzo di un fiume ad est della citt�, onorato con

l'appellativo di Ridvan, e da Lui designato come la

"Nuova Gerusalemme" e "la Nostra verdeggiante isola",

era stato, insieme con la residenza di 'Abdu'll�h P�sh�,

distante qualche chilometro a nord di 'Akka, affittato e

preparato per Lui da 'Abdu'l-Bahá, il favorito ritiro di

Colui Che per quasi un decennio non aveva posto piede

oltre le mura della citt� ed il Cui solo esercizio era stato

di percorrere con monotona ripetizione, il pavimento,

della Sua camera
(Dio Passa nel Mondo, pagg. 198 - 199)
LA VITA DI 'Abdu'l-Bahá AD 'Akka DOPO IL
RINNOVO DELLA PRIGIONIA: 1901 - 1908
"Fu nel 1901, nel quinto giorno del mese di
Jam�d�yu'l-Avval 1319 A.H. (20 agosto) che
'Abdu�l-Baha, al Suo ritorno da Bahj� dove aveva

partecipato alla celebrazione dell'anniversario della

dichiarazione del B�b, venne informato, nel corso di

un'intervista con il governatore di 'Akka, delle istruzioni

del sultano 'Abdu�l-Hamid, in cui egli ordinava che le

restrizioni che si erano andate gradualmente allentando,

venissero nuovamente imposte, e che Lui e i Suoi fratelli

dovessero essere strettamente relegati entro le mura di

quella citt�. L'editto del sultano venne in principio messo

rigidamente in atto, la libert� della Comunit� esiliata

venne duramente limitata, mentre 'Abdu'l-Bahá dovette

sottomettersi, solo e senza aiuto, al prolungato

interrogatorio di giudici e funzionari, che pretesero la Sua

presenza per parecchi giorni consecutivi, al quartier

generale del governo allo scopo di procedere nelle loro

investigazioni. Uno dei Suoi primi atti fu di intercedere a

favore dei Suoi fratelli, che erano stati perentoriamente

convocati e informati dal governatore degli ordini del

sovrano, atto che manc� di addolcire la loro ostilit� o di

diminuire le loro dannose attivit�. In seguito, per mezzo

del Suo intervento presso le autorit� civili e militari, Egli

riusc� ad ottenere la libert� per i Suoi seguaci che risiede-

vano ad 'Akka e a metterli in grado di continuare, senza

interferenze a
guadagnarsi da vivere�.
(Dio Passa nel Mondo, pagg. 272-273)
"La gravit� della situazione che 'Abdu'l-Bahá

doveva affrontare; le dicerie che venivano fatte circolare

da una popolazione che prevedeva i pi� gravi sviluppi; i

suggerimenti larvati e le allusioni ai pericoli che lo

minacciavano contenuti nei giornali pubblicati in Egitto e

in Siria; l'atteggiamento aggressivo che i Suoi nemici

andavano sempre pi� assumendo; il comportamento pro-

vocante degli abitanti di 'Akka e Haifa, resi pi� arditi

dalle predizioni e invenzioni di quei nemici, nei riguardi

del destino che aspettava la comunit� sospettata ed il suo

Capo, Lo indussero a ridurre il numero dei pellegrini, ed

anche a sospendere per un certo tempo le loro visite, e a

dare speciali istruzioni che la Sua posta passasse

attraverso un agente in Egitto anzich� ad Haifa, e per un

certo tempo ordin� che fosse trattenuta l� in attesa di

ulteriori istruzioni da parte Sua. Inoltre Egli dette

istruzioni, sia ai credenti che ai Suoi stessi segretari, di

raccogliere e trasferire in luogo sicuro tutti gli scritti

Bahai in loro possesso, e li sollecit� a trasferire la loro

residenza in Egitto. Arriv� perfino a proibire le loro

riunioni in casa Sua, come era loro uso di fare.

Perfino i Suoi numerosi amici e ammiratori si trattennero,

durante i giorni pi� turbolenti di questo periodo, dal

farGli visita, nel timore di venire implicati e di incorrere

nei sospetti delle autorit�. In certi giorni e notti, quando le

previsioni erano pi� oscure, la casa in cui viveva, e che

era stata per molti anni il punto in cui si concentravano le

attivit�, era completamente disertata. Spie, segretamente e

apertamente, la tenevano d'occhio all'intorno osservando

ogni Suo movimento e limitando la libert� della Sua

famiglia.
Egli comunque rifiut� di sospendere o anche
interrompere, sia pure per un breve periodo, la

costruzione del Sepolcro del B�b, la cui prima pietra era

stata posta da Lui stesso nel luogo benedetto e scelto da

Bahá'u'lláh".
(Dio Passa nel Mondo, pag. 275)

"Alla Sua tavola, in quei giorni, ogniqualvolta vi

fosse un momento di calma nella tempesta che infuriava

intorno a Lui, si riunivano pellegrini, amici e cercatori

provenienti da molti degli anzidetti Paesi rappresentanti

delle Fedi: Cristiana, Musulmana, Ebrea, Zoroastriana,

Ind� e Buddista. Ai bisognosi, che assediavano la Sua

porta e riempivano il cortile

della Sua casa ogni venerd� mattina malgrado i pericoli

che Lo circondavano, Egli usava distribuire elemosine

con le Sue stesse mani con una regolarit� e generosit� tali

che Gli conquistarono il titolo di Padre dei Poveri. Nulla

in quei giorni tempestosi pot� scuotere la Sua fiducia; a

nessuna cosa fu permesso di interferire con le Sue

elargizioni ai miseri, agli orfani, agli ammalati e agli op-

pressi; nulla Gli imped� di andare di persona a visitare

coloro che, o non erano capaci o si vergognavano di

sollecitare il Suo aiuto. Irremovibile nella Sua

determinazione di seguire l'esempio, sia del B�b che di

Bahau�ll�h, nulla Lo indusse a fuggire dai Suoi nemici o

sottrarsi alla prigionia, n� i consigli datiGli dai membri

principali della comunit� esiliata di 'Akka, n� le insistenti

esortazioni del console spagnolo - parente dell'agente di

una compagnia di navigazione italiana - il quale nel suo

affetto per 'Abdu'l-Bahá e nella sua ansiet� di allontanare

il pericolo che lo minacciava, era giunto sino al punto di

mettere a Sua disposizione una nave da trasporto italiana,

pronto a fornirLo di un salvacondotto per qualsiasi porto

straniero Egli volesse indicare.
'Abdu'l-Bahá fu cos� imperturbabile nella Sua

equanimit� che, mentre correva voce all'interno che

Egli potesse essere gettato in mare, o esiliato nel Fezzan

in Tripolitania o appeso alla corda, Egli, con stupore dei

Suoi amici e divertimento dei Suoi nemici, fu visto

piantare alberi e viti nel giardino di casa Sua, i cui frutti,

quando la tempesta li aveva gettati a terra, Egli ordin� al

Suo fedele giardiniere, Ism�'�l �q�, di raccogliere e

donare a quegli stessi amici e nemici in occasione delle

loro visite a Lui.
Al principio dell'inverno del 1907 un'altra

commissione, formata da quattro funzionari, guidata da

'�r�f Bey e investita di pieni poteri, venne
improvvisamente mandata ad 'Akka per ordine del

sultano. Pochi giorni prima del suo arrivo, 'Abdu'l-Bahá

ebbe un sogno, che raccont� ai credenti, nel quale Egli

vide una nave gettare l'ancora al largo di 'Akka, dalla

quale spiccarono il volo alcuni uccelli rassomiglianti a

bastoni di dinamite e che, circolando intorno al Suo capo

mentre Egli stava in piedi in mezzo a una moltitudine di

abitanti della citt� spaventati, ritornarono alla nave senza

esplodere.
Non appena i membri della Commissione furono

sbarcati, misero sotto diretto ed esclusivo controllo sia il

telegrafo che il servizio postale di 'Akka; arbitrariamente

licenziarono funzionari sospetti di dimostrare simpatia

per 'Abdu�l-Baha,

compreso il governatore della citt�; stabilirono diretto e

segreto contatto con il governo di Costantinopoli;

stabilirono la loro residenza nella casa dei vicini,

strettamente associati con i Violatori del Patto; misero

guardie alla casa di 'Abdu'l-Bahá, per impedire che

alcuno Lo vedesse; ed iniziarono lo strano procedimento

di chiamare come testimoni la stessa gente, fra la quale vi

erano Cristiani e Musulmani, orientali ed occidentali, che

aveva precedentemente firmato i documenti inoltrati a

Costantinopoli, e che essi avevano portato con s�, per

loro investigazione. L'attivit� dei Violatori del Patto, e

particolarmente di Mirza Muhammad-'Ali, ora giubilante,

e pieno di speranza, aument�, in quest'ora di estrema

crisi, fino al culmine. Visite, interviste e trattenimenti si

moltiplicarono in un'atmosfera di fervida attesa, ora che

la vittoria era a portata di mano. Non pochi, tra i pi� bassi

elementi della popolazione, furono portati a credere che

era imminente l'acquisizione da parte loro della propriet�

che sarebbe stata lasciata dagli esiliati deportati. Insulti e

calunnie aumentarono notevolmente; perfino alcuni dei

poveri, cos� a lungo e munificamente soccorsi da 'Abdu'l-

Baha, Lo disertarono per timore di rappresaglie.
'Abdu'l-Bahá, mentre i membri della Commis-

sione stavano svolgendo le loro cosiddette investigazioni,

durante tutta la loro permanenza di circa un mese ad

'Akka, fermamente rifiut� di incontrarli e di avere nulla a

che fare con alcuno di essi, malgrado le velate minacce e

gli ammonimenti fattiGli pervenire per mezzo di un

messaggero; atteggiamento che li sorprese grandemente,

e servi ad accendere la loro animosit� e a rafforzare la

loro determinazione di mettere in esecuzione i loro

malvagi progetti. Sebbene i pericoli e le tribolazioni che

Lo avevano circondato fossero ora giunti al massimo,

sebbene la nave sulla quale si supponeva Egli dovesse

imbarcarsi con i membri della Commissione, fosse pronta

e in attesa, a volte ad 'Akka a volte ad Haifa, e mentre le

pi� folli dicerie venivano diffuse riguardo a Lui, la

serenit� che Egli aveva invariabilmente mantenuta, sin da

quando la prigionia Gli era stata nuovamente imposta,

rimase limpida e la Sua fiducia salda.

�Il significato del sogno che ho avuto' - disse Egli

in quel tempo ai credenti che ora rimanevano ad 'Akka -

'� ora chiaro ed evidente. Voglia Dio che questa dinamite

non esploda'.
Nel frattempo i membri della Commissione erano,

in un certo venerd�, andati ad Haifa a ispezionare il

sepolcro del B�b, la cui costruzione era
andata procedendo senza interruzione sul Monte

Carmelo. Colpiti dalla sua solidit� e dalle sue dimensioni,

essi avevano chiesto ad uno degli assistenti qual'era il

numero delle volte che erano state costruite sotto la

massiccia struttura.

Poco dopo che era stata fatta l'ispezione si osserv�

improvvisamente, un giorno verso il tramonto, che la

nave che aveva gettato le ancore al largo di Haifa, aveva

salpato e stava dirigendosi verso 'Akka. Si sparse fra la

popolazione, rapidamente eccitata, la notizia che i

membri della Commissione erano imbarcati su di essa, e

si previde che essa si sarebbe fermata ad 'Akka per

prendere 'Abdu�l-Bahá a bordo, e indi procedere per la

sua destinazione. Costernazione e angoscia si

impadronirono dei membri della Sua famiglia quando

vennero informati dell'avvicinarsi della nave. I pochi

credenti che erano rimasti piansero di dolore per la

prossima separazione dal loro Maestro. 'Abdu'l-Bahá fu

visto in quell'ora tragica percorrere, solo e silenzioso, il

cortile della Sua casa.
Al cadere dell'oscurit� si not� improvvisamente

che le luci della nave avevano virato e che il vascello

aveva cambiato rotta; era ora evidente che si stava

dirigendo alla volta di Costantinopoli.

La notizia venne immediatamente comunicata ad 'Abdu'l-

Bahá che, nella crescente oscurit�, stava ancora

camminando nel cortile. Alcuni dei credenti che si erano

appostati in punti diversi per osservare il movimento

della nave, si affrettarono a confermare la gioiosa notizia.

Uno dei pi� gravi pericoli che avessero mai minacciato la

preziosa vita di 'Abdu'l-Bahá venne, in quello storico

giorno, improvvisamente, provvidenzialmente e definiti-

vamente allontanato.
Subito dopo la precipitosa e inaspettata partenza

della nave, si ebbe notizia che una bomba era esplosa sul

cammino del sultano mentre ritornava al suo palazzo

dalla moschea, dove si era recato ad offrire le sue

preghiere del venerd�.

Pochi giorni dopo quest�attentato alla sua vita, la

Commissione gli present� il rapporto; ma lui e il governo

erano troppo preoccupati per considerare la faccenda; il

caso fu messo da parte, e quando alcuni mesi dopo fu

nuovamente portato in discussione, venne

improvvisamente chiuso per sempre da un avvenimento

che, una volta per tutte, mise il Prigioniero di 'Akka al di

sopra del potere del suo regale nemico. La rivoluzione dei

'Giovani Turchi' scoppi� rapidamente e decisamente nel

1908, forzando un despota riluttante a promulgare la

costituzione che egli aveva sospeso e a liberare tutti

i prigionieri religiosi e politici, tenuti sotto il vecchio

regime. Anche allora un telegramma dovette essere man-

dato a Costantinopoli, per chiedere in particolare se

'Abdu�l-Bahá fosse incluso nella categoria di quei

prigionieri, al quale telegramma venne prontamente una

risposta affermativa".
(Dio Passa nel Mondo, pagg. 277 - 280)
CAPITOLO V
MAZRA'IH
'Bahá'u'lláh amava la bellezza e il placido verde

della campagna. Un giorno Egli disse: Sono nove anni

che non vedo un po' di verde; la campagna il mondo

dell'anima, la citt� il mondo del corpo'. Quando mi fu

riportata questa frase capii che Egli agognava la

campagna e mi convinsi che qualsiasi cosa avessi fatto

per assecondare il Suo desiderio sarebbe riuscita.

Viveva in quel tempo ad 'Akka un uomo che ci
avversava, chiamato Muhammad P�sh� Safwat, e che

possedeva un palazzo, detto Mazra'ih, a circa quattro

miglia a nord della citt�, in una localit� incantevole,

circondato di giardini attraversati da un delizioso corso

d'acqua. Io mi recai a visitarlo a casa sua e gli dissi:

'P�sh�, voi avete lasciato il palazzo vuoto vivendo invece

ad 'Akka. Mi rispose: 'Sono un invalido e non posso

allontanarmi dalla 'citt�. Se mi recassi col� sarei solo e

separato dai miei amici'. Al che replicai: 'Dato che voi

vivete qui, e col� il palazzo disabitato, concedetelo a

noi'. Egli rimase meravigliato della mia richiesta, ma

tosto acconsenti ad affittarmelo per l'esigua pigione

di circa cinque lire sterline all'anno. Pagai per cinque anni

stipulando il contratto. Poscia inviai alcuni operai a

riparare la casa, a coltivare il giardino e a costruire un

bagno; nello stesso tempo feci preparare una carrozza per

la 'Bellezza Benedetta'.
Un giorno decisi di recarmi a vedere il luogo e

nonostante le reiterate ingiunzioni dei vari editti che ci

proibivano di recarci al di fuori delle mura della citt� per

qualsiasi ragione, mi posi in cammino ed attraversai la

porta della citt�. I gendarmi che erano di guardia non

fecero alcuna obiezione e procedetti direttamente verso il

palazzo. Il giorno seguente uscii di nuovo con degli amici

e dei funzionari senza essere molestato, sebbene le

guardie e le sentinelle stessero ai due lati della porta. Un

altro giorno organizzai un banchetto, apparecchiando una

tavola sotto i bei pini di Mazra�ih e radunando intorno ad

essa i notabili e i funzionari del paese; la sera ritornammo

tutti assieme in citt�.
Un giorno mi recai alla santa Presenza della

Bellezza Benedetta dicendoGli: 'Il palazzo di Mazra'ih

pronto per Voi ad anche una carrozza per condurVici'.(A

quel tempo non v'eran carrozze ad 'Akka e ad Haifa). Egli

rifiut� di andare dicendo: 'Sono prigioniero'. In seguito

Glielo chiesi nuova-

mente ricevendone la medesima risposta ed una terza

volta mi ripet� ancora 'No', sicch� non ebbi pi� l'animo di

insistere.
In quel tempo viveva ad 'Akka uno Shaykh

musulmano uomo molto influente e ben conosciuto che

amava Bahá'u'lláh e godeva del Suo favore. Mi recai

quindi a visitarlo, gli spiegai la situazione e gli dissi: 'Voi

siete temerario, recatevi questa sera alla Sua santa

Presenza, inginocchiatevi dinanzi a Lui, prendete le Sue

mani e non abbandonatele fino a che Egli non prometta di

lasciare la citt�'. Costui che era arabo, si rec� subito da

Baha'u�ll�h, si pose ai Suoi piedi e prendendoGli le mani

e baciandogliele chiese:

'Perch� non lasciate la citt�? " Quegli rispose: 'Sono

prigioniero!'
�Dio non voglia' replic� lo Shaykh, 'chi ha il

potere di farVi prigioniero? Siete stato Voi a trattenerVi

in prigione. Fu Vostro volere di esser imprigionato ed ora

Vi imploro di uscire e di recarVi al palazzo che bello,

tutto circondato di verde e di magnifici alberi e dove

troverete arance che paiono globi di fuoco'.
Tutte le volte che la Bellezza Benedetta diceva:

'Non posso, sono prigioniero', lo Shaykh Gli prendeva le

mani e le baciava, e per un'ora intera ebbe la costanza di

implorare; alla fine Bahá'u'lláh

disse: 'Khayli khub (va bene); e la pazienza e la tenacia

dello Shaykh furono ricompensate. Egli venne quindi da

me festoso a recarmi la lieta novella del consenso datogli.

Nonostante il severo editto di 'Abdu�l-Az�z che mi vieta-

va di avvicinare o di avere relazioni di sorta con la

Bellezza Benedetta, il giorno seguente presi la carrozza e

Lo accompagnai al palazzo. Nessuno fece obiezione; Lo

lasciai col� e ritornai in citt�.

(Parole di 'Abdu'l-Bahá citate in Bahá'u'lláh e la Nuova

Era, pagg. 47 - 49)

(I due estratti seguenti sono tratti da un articolo intitolato

"Treasured Memories'; pubblicato nel "World Order

Magazine'; iv, 10, scritto da Mrs. Lilian Mc Neil, che fu

un'amica di infanzia della regina Maria di Romania. I Mc

Neil vissero nel Palazzo di Mazra'ih per un certo numero

di anni).
"Fu nel maggio del 1931 che mio marito si ritir�

dall'impiego governativo e affittammo questa casa. Fu

nostro grande privilegio poterla restaurare e impiantarvi

un giardino - una degna sistemazione per contenervi tanti

sacri ricordi. Sebbene al secondo piano vi fosse una gran

quantit� di cambiamenti dal tempo di Bahau�ll�h, gli

aspetti

principali sono immutati, soprattutto le stanze a volta del

piano terra. Nella stanza a piano terra che era la stanza

speciale di Bahau�ll�h, vi un impiantito grezzo; esso

rimasto come l'ho trovato, in quanto pensavo che i Suoi

piedi potevano averlo calpestato��
"ANNUNCIO AMICI CONSEGNA DOPO PI� DI
CINQUANTA ANNI CHIAVI CASA MAZRA�IH DA
PARTE AUTORIT� ISRAELIANE STOP STORICA
ABITAZIONE Bahá'u'lláh DOPO AVER LASCIA-
TO CITTA� PRIGIONE DI 'Akka E� IN FASE DI
ARREDAMENTO ANTICIPAZIONE RIAPERTURA
PORTA PELLEGRINAGGIO"

(Cablogramma di Shoghi Effendi, in data 15 dicembre

1950).
CAPITOLO VI
BAHJ�
LA MAGIONE

"Per due anni Egli rimase in quel luogo incantevole e

delizioso (Mazra'ih). Indi fu deciso di trasferirci in un

altro luogo, a Bahj�, dove c'era stata un'epidemia, tanto

che il padrone della casa, perplesso, era fuggito con tutta

la sua famiglia, pronto ad offrire la casa gratis a chiunque

la volesse. La prendemmo noi per un affitto molto basso,

e col� le porte della maest� e della sovranit� vera furono

spalancate apertamente�

(Parole di 'Abdu�l-Baha, citate in Bahá'u'lláh e la Nuova

Era, pag. 49)

"Due anni dopo, il palazzo di 'Ud�-Khamm�r, per la cui

costruzione tanta ricchezza era stata prodigata e che era

stato precipitosamente abbandonato dal proprietario e

dalla sua famiglia a causa del diffondersi di una malattia

epidemica, mentre Bahau�ll�h era prigioniero nella ca-

serma, venne affittato e pi� tardi comperato per Lui,

residenza che Egli defin� come �la Pi� Grande
Abitazione', il luogo

che �Dio ha preordinato come la pi� sublime visione per

il genere umano".
(Dio Passa nel Mondo, pag. 199)

"Fu in quella stessa abitazione che il distinto orientalista

prof. E.G. Browne di Cambridge ebbe concesse le sue

quattro successive interviste con Bahau�ll�h durante i

cinque giorni che egli fu Suo ospite a Bahj� (15-20 aprile

1890), interviste immortalate dalla storica dichiarazione

dell'Esule che 'queste inutili contese, queste guerre

rovinose cesseranno e la Pi� Grande Pace sar� stabilita'.

'Non potr� mai dimenticare�, la memorabile

testimonianza dell'intervistatore per la posterit�, 'il viso di

Colui che ammiravo, sebbene io sia ora incapace di

descriverlo. Quegli occhi penetranti sembravano leggere

nell'anima; la fronte spaziosa denotava possanza e

autorit�... Non v'era certo nessun bisogno di chiedere alla

presenza di chi mi trovavo, mentre mi inchinavo dinanzi

a Colui che oggetto di devozione ed amore tali che i re

possono invidiare e gli imperatori sospirare invano! '.

Qui, lo stesso visitatore ha testimoniato: 'passai cinque

memorabili giorni, durante i quali ebbi opportunit�

insperate e senza precedenti di discorrere con coloro che

sono le sorgenti di quel potente e

meraviglioso spirito che operava con forza invisibile, ma

sempre in aumento, per la trasformazione e la redenzione

di un popolo che dorme un sonno simile alla morte.'

(Dio Passa nel mondo, pag. 200)
"Sei giorni prima del Suo trapasso Egli chiam�

alla Sua presenza... l'intera compagnia dei credenti,

compresi parecchi pellegrini ... per quella che doveva

rivelarsi la loro ultima udienza con Lui. 'Sono molto

soddisfatto di voi tutti', Egli si rivolse affettuosamente e

gentilmente alla piangente folla che si raccoglieva intorno

a Lui. 'Voi avete reso molti servigi e siete stati molto

solleciti nelle vostre fatiche. Siete venuti qui ogni mattina

ed ogni sera, possa Dio assistervi affinch� restiate uniti,

possa Egli aiutarvi ad esaltare la Causa del Signore

dell'esistenza'.
(Dio Passa nel Mondo, pagg. 227 - 228)
"Abbandonato, tradito, assalito da quasi l'intero

corpo dei Suoi parenti, ora raccolti nella Dimora e nelle

case vicine, raggruppate attorno alla Pi� Sacra Tomba,

'Abdu�l-Baha, ormai privato della madre e dei Suoi figli,

e senza alcun altro appoggio che quello di Sua sorella

nubile, delle Sue quattro figliole nubili, di Sua moglie e

di Suo zio (un fratel-

lastro di Bahau�ll�h) fu lasciato solo a sopportare, di

fronte alla moltitudine dei nemici coalizzati contro di Lui

dall'interno e dall'esterno, il pieno impeto delle tremende

responsabilit� che il Suo sublime compito aveva posto su

di Lui'.
(Dio Passa nel Mondo, pag. 254)

"Un'ulteriore tempesta si abbattuta sui superstiti

degli implacabili nemici di 'Abdu�l-Baha, i violatori del

Patto di Suo Padre, ancora viventi nelle immediate

vicinanze della Tomba pi� sacra al mondo Bahai, con la

distruzione di una fila di case in rovina che erano state

sotto il loro controllo, per ordini emanati dalle autorit�

municipali di 'Akka. E, finalmente, un ordine di es-

propriazione stato pubblicato nella 'Gazzetta Ufficiale

di Israele' da parte del Dipartimento del Tesoro israeliano

in relazione agli edifici compresi nel Haram-i-Aqdas,

mirante a sfrattare quegli stessi nemici dal Santuario

esterno del Sepolcro di Bahau�ll�h, facendo seguito alla

loro evacuazione della Dimora di Bahj� dopo quarant'anni

di occupazione e che, quando messo in esecuzione,
segner� la finale purificazione, dopo pi� di

sessantacinque anni, delle immediate vicinanze del Luogo

pi� sacro del mondo Baha'i"-

(Messages to the Bahá'í World, 1950-1957, pp. 108 -

109)
"L'evacuazione della Dimora di Bahá'u'lláh da
parte di questi Violatori del Patto, dopo la loro
indisturbata occupazione di essa sin dalla Sua
Ascensione, Dimora che, a causa della loro grave

negligenza, era caduta in un triste stato di abbandono; la

sua susseguente riparazione, che adempiva ad un

desiderio a lungo accarezzato da 'Abdu�l-Baha; la sua

illuminazione a mezzo di un impianto elettrico, installato

da un credente americano a questo scopo; il

riammobiliamento di tutte le stanze, dopo che esse erano

state denudate completamente dai precedenti occupanti di

tutte le preziose reliquie che contenevano, ad eccezione di

un solo candeliere nella stanza in cui era asceso

Bahau�ll�h; la collezione entro le sue mura di storici

documenti Bahai, di reliquie e di pi� di cinquemila

volumi di letteratura Bahai in non meno di quaranta

lingue; la estensione ad essa dell'esenzione delle tasse

governative, gi� concessa ad altre propriet� ed istituzioni

Bahai ad 'Akka e sul Monte Carmelo; e finalmente la sua

trasformazione da residenza privata a centro di
pellegrinaggio, visitato da Bahai

e non Bahai, tutte queste cose servirono ad infrangere

ulteriormente le speranze di coloro che ancora tentavano

disperatamente di estinguere la luce del Patto di
Bahau�ll�h". (Dio Passa nel Mondo, pag. 367)
LA TOMBA DI BahaiU�LL�H
"La notizia della Sua ascesa fu all'istante

comunicata al Sultano 'Abdu'l-Hamid in un telegramma

che cominciava con le parole: 'Il Sole di Bahá
tramontato', e nel quale il monarca era avvertito

dell'intenzione di sotterrare i sacri resti all'interno del

recinto del Palazzo, una proposta alla quale egli

prontamente assent�. Bahau�ll�h, conseguentemente, fu

messo a riposare nella stanza pi� a nord della casa in cui

abitava Suo genero, la pi� a nord delle tre case che si

trovavano ad ovest, nelle vicinanze del Palazzo. Il Suo

seppellimento ebbe luogo poco dopo il tramonto nello

stesso giorno della Sua ascensione".
(Dio Passa nel Mondo, pag. 228)
"In Terra Santa, sede mondiale di questo Sistema,

ove pulsa il suo cuore, ove riposano le ceneri dei suoi

Fondatori, ove s'originano i processi

che svelano i suoi fini, danno energia alla sua vita e

formano il suo destino, cadde, proprio nel momento del

suo inizio, il primo colpo che servi a proclamare

ovunque, la solidit� delle fondamenta su cui esso stato

costituito. Gli avversari del Patto, ora ridotti ad un pugno,

istigati da Mirza Muhammad 'Ali, il Grande Ribelle, le

cui dormienti speranze erano state risvegliate

dall'improvvisa ascensione di 'Abdu�l-Baha, capeggiati

dall'arrogante Mirza Bad�'u'll�h, si impadronirono con la

forza delle chiavi della Tomba di Bahau�ll�h, espulsero

il suo guardia-no, Abu'l-Q�sim-i-Khur�s�ni, dall'animo

coraggioso, e domandarono che il loro capo fosse

riconosciuto dalle autorit� come custode legale della

Tomba. Non ammoniti dal loro misero fallimento, come

testimoniato dalla ferma azione delle autorit� di Palestina,

le quali, dopo prolungate investigazioni, diedero

disposizioni al funzionario britannico ad 'Akka affinch�

consegnasse le chiavi nelle mani dello stesso custode, essi

ricorsero ad altri metodi nella speranza di creare una

scissione nei ranghi degli spogliati, ma risoluti discepoli

di 'Abdu�l-Baha, ed infine minare le fondamenta delle

istituzioni che i Suoi seguaci stavano lavorando a creare".

(Dio Passa nel Mondo, pag. 366)
SEGNALO SUCCESSO RIMOZIONE ROVINE IM-
MEDIATAMENTE SEGUITO SISTEMAZIONE
GIARDINI ACCESSI SANTUARIO, EREZIONE
CANCELLO E ABBELLIMENTO TOMBA
Bahá'u'lláh A CUI DA LUNGO TEMPO ERA
NEGATA UNA DEGNA ENTRATA A CAUSA DEL
DELIBERATO OSTRUZIONISMO DEI NEMICI
DELLA FEDE STOP PUBBLICO ACCESSO CUORE
QIBLIH MONDO Bahai� ORA RESO POSSIBILE
ATTRAVERSO PASSAGGIO SACRI RECINTI CHE
PORTANO SUCCESSIVAMENTE SACRA CORTE
SANTUARI ESTERNI INTERNI BENEDETTA
SOGLIA SANTO DEI SANTI STOP EVENTI
RECENTI APRONO LA STRADA ALL'EREZIONE,
NEL CORSO DEI FUTURI DECENNI, DI UN DEGNO
MAUSOLEO DESTINATO A CUSTODIRE I RESTI
FONDATORE PIU' SANTA FEDE DI DIO.
(Da un cablogramma di Shoghi Effendi, in data
11 giugno 1952)
ANNUNCIO COMUNITA' Bahai� OCCIDENTE
GIOIOSA OCCASIONE CENTOTRENTACINQUE-
SIMO ANNIVERSARIO NASCITA BahaiU�LL�H
FELICE CONCLUSIONE PROTRATTI NEGOZIATI
INIZIATI DUE ANNI FA CULMINANTI (CON)
FIRMA CONTRATTO CHE PROVVEDE SUC-
CESSIVO FORMALE TRASFERIMENTO DA PARTE
DELLE AUTORITA' (PER LO) SVILUPPO DELLO
STATO D'ISRAELE AL RAMO PALESTI-NESE
DELL'ASSEMBLEA SPIRITUALE NAZIONA-LE
AMERICANA PROPRIETA' ESTESA LUNGO
DESIDERATA VITALMENTE NECESSARIA CHE
CIRCONDA E SALVAGUARDA PER LA POSTE-
RITA' PIU' SACRA TOMBA FONDATORE FEDE
NONCHE' CONTIGUA DIMORA STOP ACQUIS-
TATA AREA AMPLIAMENTO PROPRIETA' Bahá'í
SACRA PIANURA 'Akka DA QUATTROMILA A
CENTOCINQUANTAMILA METRI QUADRATI
SCAMBIATI CONTRO PROPRIETA' DONATE AI
FIGLI DI ZIKRU'LLAH E NIPOTI DI Mirza
MUHAMMAD QUL� FEDELE FRATELLASTRO
COMPAGNO ESILIO BahaiU�LL�H STOP
SPONTANEA OFFERTA CONTRASTA VERGO-
GNOSA AZIONE FAMIGLIA VENDITA A NON
Bahai� PROPRIETA' VICINANZE VALLE
GIORDANO ACQUISTATA TRAMITE 'ABDU'L-
Bahá DURANTE VITA BahaiU�LL�H CONFOR-
MEMENTE SUE ISTRUZIONI CONSEGNATE SUOI
SCRITTI STOP QUARANTA ACRI PROPRIE-TA' AC-
QUISTATI UNICA TRANSAZIONE QUASI
UGUAGLIA INTERE DOTAZIONI INTERNAZIO-
NALI Bahai� ACQUISTATE DURANTE SESSANTA
ANNI PRESSO SEPOLCRO DEL B�B PENDIO
MONTE CARMELO STOP SUDDETTO CAMBIO
PROPRIETA' COMPRENDENTE TERRA CASE RESO
POSSIBILE FUGA PRECIPITOSA PRECE-DENTI
PROPRIETARI ARABI TRADIZIONALI
SOSTENITORI VECCHI DISCENDENTI NOTORIO
NEMICO 'Abdu'l-Bahá CHE AVEVANO POSTO
RESIDENZA DISPOSIZIONE COMITATO INVESTI-
GAZIONE STOP FIRMA ACCORDO SEGNA INIZIO
ABBELLIMENTO SU LARGA SCALA IMMEDIATI
DINTORNI LUOGO PIU' SANTO INTERO MONDO
Bahai� PRELUDENTE IN SE STESSO FUTURA
EREZIONE COME AVVENUTO
CASO SEPOLCRO DEL B�B CONVENIENTE
MAUSOLEO RACCHIUDENTE PREZIOSI RESTI
PIU' GRANDE NOME STOP.
(Da un cablogramma di Shoghi Effendi, in data
12 novembre 1952)
CAPITOLO VII
HAIFA
IL MONTE CARMELO
"In quello stesso anno la tenda di Bahau�ll�h, il
'Tabernacolo della Gloria', fu piantata sul Monte

Carmelo, 'il Monte di Dio e la Sua Vigna', la casa di Elia,

esaltata da Isaia come �la Montagna del Signore', alla

quale 'tutte le nazioni accorreranno'. Egli visit� quattro

volte Haifa e l'ultima visita dur� non meno di tre mesi.

Nel corso di una di queste visite, quando la Sua tenda

venne piantata nelle vicinanze del monastero carmelitano,

Egli 'il Signore della Vigna', rivel� la Tavola del

Carmelo, notevole per le sue allusioni e profezie. In

un'altra occasione mentre si trovava sul pendio della

montagna, Egli stesso indic� ad 'Abdu�l-Bahá la localit�

che doveva servire come permanente luogo di riposo del

B�b e nel quale un conveniente mausoleo doveva pi�

tardi essere eretto".
(Dio Passa nel Mondo pag. 200)
'Affrettati o Carmelo! ', scrisse Bahau�ll�h
significativamente volgendoSi a quel sacro monte,

poich�, ecco, la Luce del sembiante di Dio.... si levata

su di te... Esulta, poich� Dio, in questo Giorno, ha posto il

Suo trono su di te, ha fatto di te l'Oriente dei Suoi segni e

l'Alba delle prove della Sua Rivelazione. Beato colui che

gravita intorno a te, che proclama la Rivelazione della tua

Gloria, e narra di quello che la generosit� del Signore tuo

Dio, ha fatto piovere su di te'. 'Chiama Sion, o Carmelo!'

ha Egli inoltre rivelato nella stessa Tavola, 'e annunzia le

liete novelle: Colui Che era celato agli occhi mortali

venuto! La Sua sovranit� conquistatrice di tutto

manifesta; il Suo splendore che tutto abbraccia rivelato.

Bada di non esitare o fermarti. Affrettati, e circola intorno

alla Citt� di Dio, discesa dal cielo, la Kaaba celeste

attorno alla quale hanno gravitato in adorazione i favoriti

di Dio, i puri di cuore e l'accolta degli angeli pi� eccelsi'

(Dio Passa nel Mondo pagg. 285-286)
"Lo splendore delle istituzioni che questa Fede

trionfante eriger� sulle pendici di un monte, destinato ad

essere cos� unito ad 'Akka da formare una sola grande

metropoli per racchiudere la sede spirituale e quella

amministrativa del futuro Commonwealth Baha'i".
(Dio Passa nel mondo, pag. 326)
"La vista che si gode dalla Casa del Pellegrino

attraentissima, specialmente perch� di fronte alla

Tomba Benedetta di Bahá'u'lláh. Nel futuro lo spazio fra

'Akka ed Haifa sar� tutto occupato da fabbricati; le due

citt� si uniranno e diverranno le due sezioni terminali di

una grande metropoli. Guardando intorno alla scena vedo

chiaramente che essa diverr� uno dei primi empori del

mondo. Questa grande baia semicircolare sar� trasformata

in uno dei migliori porti, dove piroscafi di tutte le nazioni

troveranno ancoraggio e rifugio. I grandi bastimenti di

tutti i popoli verranno in questo porto recando sui porti

migliaia e migliaia di uomini e di donne da tutte le parti

del globo. La montagna e la pianura saranno punteggiati

dei pi� moderni palazzi e fabbricati. Saranno impiantate

industrie e saranno fondate istituzioni di natura

filantropica. I fiori della civilt� e della cultura di tutte le

nazioni, saranno portati qui per combinare i loro profumi

ed aprire la via alla fratellanza umana.
Meravigliosi giardini, orti, frutteti e parchi

nasceranno in tutte le parti. Di notte la grande citt� sar�

illuminata elettricamente. L'intera baia, da 'Akka ad

Haifa, sar� una sola via di luce. Fari potentissimi saranno

collocati ai due lati del Monte Carmelo per guidare i

piroscafi.
Il Monte Carmelo stesso sar� immerso in un mare

di luce, dalla cima alle falde. Una persona che sia sulla

cima del Monte Carmelo e i passeggeri dei piroscafi che

arrivano nel porto, vedranno lo spettacolo pi� sublime e

maestoso del mondo intero.
Da tutte le parti della montagna si innalzer� la

sinfonia di 'Y�-Baha'u'l-Abha!' e prima dell'alba una

musica che incanter� l'anima accompagnata da voci

melodiose si innalzer� verso il trono dell'Onnipotente'.

(Parole di 'Abdu�l-Baha, citate in Bahau�ll�h e la Nuova

Era, pagg. 315 - 316)
LA TOMBA DEL B�B

"Nello stesso anno in cui questo prezioso fardello

raggiunge le sponde della Terra Santa e fu consegnato

nelle mani di 'Abdu�l-Baha, Egli... si rec� al luogo

recentemente acquistato che era stato benedetto e scelto

da Bahau�ll�h sul Monte Carmelo, ed ivi depose con le

Sue stesse mani la prima pietra dell'edificio, la cui

costruzione Egli avrebbe iniziato alcuni mesi dopo. Circa

nello stesso periodo il sarcofago di marmo destinato a

ricevere

il corpo del B�b, offerta di amore dei Bahai di Rangoon,

era stato, per suggerimento di 'Abdu�l-Baha, completato e

mandato, via nave, a Haifa".
(Dio Passa nel Mondo, pag. 283)
�Pochi mesi dopo la promulgazione dello storico

decreto che Lo aveva messo in libert�, e nello stesso

anno che aveva veduto la caduta del Sultano 'Abdu'l-

Hamid, quello stesso potere celeste che aveva messo in

grado 'Abdu�l-Bahá di preservare inviolati i diritti

divinamente a Lui conferiti, di stabilire la Fede di Suo

Padre nel continente nord-americano, e di trionfare sul

sovrano oppressore, Lo mise in grado di compiere uno

dei pi� emeriti atti del Suo ministero: la rimozione delle

Spoglie del B�b dal luogo in cui erano celate a Tihr�n e il

loro trasporto sul Monte Carmelo. Egli stesso asser� in

pi� di una occasione che il trasferimento di queste

Spoglie avvenuto con pieno successo, la costruzione di un

mausoleo adatto a riceverle, ed infine la Loro

tumulazione nel Loro luogo permanente di riposo, fatta

con le Sue stesse mani, costituivano uno dei tre principali

obiettivi che, sin dall'inizio della Sua missione, Egli

aveva considerato Suo principale dovere di compiere.

Questo atto merita davvero di essere annoverato come

uno degli eccezionali avvenimenti del primo secolo

Bahai"
(Dio Passa nel Mondo pag. 281)
"Le trattative a lungo protratte con l'astuto e

calcolatore proprietario del terreno dove doveva sorgere il

Sacro Edificio, il quale sotto l'influenza dei Violatori del

Patto, rifiut� per lungo tempo di vendere; il prezzo

esorbitante richiesto all'inizio per l'apertura di una strada

che conducesse al luogo che era indispensabile al lavoro

di costruzione; le interminabili obiezioni sollevate dai

funzionari di alto o basso rango, che trovavano facilmente

di che sospettare, e che dovettero essere allontanate dalle

ripetute spiegazioni e da assicurazioni date da 'Abdu�l-

Bahá stesso; la pericolosa situazione creata dalle

mostruose accuse mosse da Mirza Muhammad 'Ali e dai

suoi associati, nei riguardi del carattere e dello scopo di

quell'Edificio; i ritardi e le complicazioni causati dalla

prolungata e forzata assenza di 'Abdu'l-Bahá da Haifa, e

dalla Sua conseguente impossibilit� di sovraintendere di

persona alla vasta impresa che Egli aveva iniziato - tutti

questi furono tra i maggiori ostacoli che Egli, in un

periodo cos� critico del Suo ministerio dovette affrontare

e superare, prima che potesse eseguire nella sua interezza

il Piano le cui linee generali Bahau�ll�h aveva

comunicato a Lui, in occasione di una delle Sue visite al

Monte Carmelo.
'Ogni pietra di quell'edificio, ogni pietra della

strada che conduce ad Esso'- fu Egli udito osservare

molte volte - 'io ho con infinite lacrime e a terribile

prezzo sollevato e collocato'. 'Una notte' - Egli osserv�,

secondo un testimone oculare - io ero cos� martellato

dalle ansiet�, che non ebbi altra cosa cui ricorrere che

recitare e ripetere infinite volte una preghiera del B�b che

avevo in mio possesso, e che mi calm� grandemente. Il

mattino seguente il proprietario del terreno venne lui

stesso da me, si scus� e mi preg� di acquistare la sua

propriet�'.

"Alla fine, nello stesso anno in cui il Suo regale

avversario perdette il trono, e nello stesso momento in cui

si apriva la prima Convenzione Bahá'í Americana,
convocata a Chicago allo scopo di creare
un'organizzazione permanente nazionale per la

costruzione del Mashriqu'l-Adhkar, 'Abdu�l-Bahá port� la

Sua impresa a conclusione con successo, malgrado le

incessanti macchinazioni dei

nemici sia interni che esterni. Il 28 del mese di Safar

1327 A. H., il giorno del primo Naw-R�z (1909) che Egli

celebrava dopo la Sua liberazione dalla prigionia,

'Abdu�l-Bahá fece trasportare laboriosamente il sarcofago

di marmo nella cripta preparata per esso e alla sera, alla

luce di una sola lampada, Egli pose in esso con le Sue

stesse mani - alla presenza di credenti dell'Est e

dell'Ovest e in circostanze ad un tempo solenni e

commoventi - il cofano di legno contenente le Sacre

Spoglie del B�b e del Suo compagno.
Quando tutto fu finito, e le Spoglie terrene del

Profeta Martire di Sh�r�z furono, infine, messe al sicuro

per il loro eterno riposo in seno al Sacro Monte di Dio,

'Abdu�l-Baha, che aveva messo da parte il Suo turbante,

Si tolse le scarpe, gett� il mantello e Si inchin�

profondamente sopra il sarcofago ancora aperto, con i

capelli argentei che ondeggiavano intorno al capo, e il

volto trasfigurato e luminoso, pos� la fronte sull'orlo del

cofano di legno e singhiozzando forte pianse di un tale

pianto, che tutti coloro che erano presenti piansero con

Lui. Quella notte Egli non pot� dormire tanto era
sopraffatto dall'emozione.
'La pi� gioiosa novella questa - scrisse Egli

pi� tardi in una Tavola annunciante ai Suoi seguaci la

notizia di questa gloriosa vittoria - che il Santo, il

Luminoso Corpo del B�b.... dopo essere stato sessant'anni

trasferito di luogo in luogo, a causa dell'ascendente del

nemico, e per timore dei malevoli, senza aver conosciuto

n� riposo n� tranquillit�, ora, grazie alla Misericordia

della Bellezza di 'Abha stato solennemente depositato,

nel giorno del Naw-R�z, entro il sacro cofano, nel-

l'Eccelso Sacrario sul Monte Carmelo... Per una strana

coincidenza, in quello stesso giorno di Naw-R�z, venne

ricevuto un telegramma proveniente da Chicago con

l'annuncio che i credenti in ciascuno dei centri americani

avevano eletto un Delegato per mandarlo in quella citt�...

ed avevano infine deciso il luogo e la costruzione del

Mashriqu'l-Adhkar'.
Col trasferimento delle Spoglie del B�b sul Monte

Carmelo - il Cui avvento segna il ritorno del Profeta Elia

- e la loro tumulazione in quel Sacro Monte, non lungi

dalla grotta di quel Profeta stesso, il Piano cos�

gloriosamente intravisto da Bahau�ll�h sul tramonto

della Sua vita, era stato alfine eseguito, e l'ardua opera

associata con i primi e tumultuosi anni del ministerio del

Centro designato del Suo Patto, coronata da immortale

successo. Un centro focale di divina illuminazione e

potere, la cui stessa
polvere, 'Abdu'l-Bahá afferm�, Gli era stata di

ispirazione, e che non cedeva in Santit� a nessun altro

Sacrario in tutto il mondo Bahai, eccetto il Sepolcro

dell'Autore stesso della Rivelazione Bahai, era stato

permanentemente stabilito su quel Monte, considerato

sacro da tempo immemorabile. Una struttura massiccia,

semplice ed imponente allo stesso tempo, che si annidava

nel cuore del Carmelo, 'la Vigna di Dio', fiancheggiata

dalla grotta di Elia a Occidente, dalle colline di Galilea ad

Oriente, con alle spalle la piana di Sharon e di fronte la

citt� argentea di 'Akka, e, pi�, pi� lungi, la Pi� Sacra

Tomba, Cuore e Qiblih del mondo Bahai, protendente la

Sua Tomba sulla colonia dei Templari tedeschi, i quali, in

attesa della 'venuta del Signore', avevano abbandonato le

loro case e si erano riuniti ai piedi di quel Monte nello

stesso anno della dichiarazione di Bahau�ll�h a Baghdad

(1863), il Mausoleo del B�b era ora stato elevato, con

eroico sforzo e incrollabile fermezza, come 'il Luogo

intorno al quale circolano in adorazione le Schiere Super-

ne'. Gli eventi hanno gi� dimostrato, con l'ampliamento

dell'Edificio stesso, con l'abbellimento delle sue

adiacenze, con l'acquisto di aree estensive nelle sue

vicinanze, e con la vicinan-

za della Tomba della moglie, del figlio e della figlia di

Bahau�ll�h Stesso, che era destinato ad acquistare con il

passare degli anni fama e gloria, adeguate all'alto scopo

per il quale era stato edificato. N� esso con il passare

degli anni, e con l'evolversi e il graduale stabilirsi delle

istituzioni intorno al Centro Amministrativo Mondiale del

futuro Commonwealth Bahai, cesser� di manifestare le

potenzialit� latenti, delle quali quella stessa immutabile

volont� lo ha dotato. Irresistibilmente questa Divina

Istituzione fiorir� e si espander�, per quanto severa sia

l'animosit� che i suoi futuri nemici potranno manifestare,

fino a che la piena misura del suo splendore sar� stata

rivelata agli occhi di tutta l'umanit�."
(Dio Passa nel Mondo pagg. 283 - 285)

"L'apertura di una serie di terrazze che, come sono

state progettate da 'Abdu�l-Baha, devono fornire un

accesso diretto alla Tomba del B�b dalla citt� che giace

nella sua ombra; l'abbellimento dei suoi dintorni, con la

posa di parchi e giardini, aperti durante il giorno al pub-

blico, che attraggono ai cancelli i turisti e i residenti; tutte

queste cose possono essere considerate come i segni

iniziali della meravigliosa espansione delle istituzioni

internazionali e delle dotazioni della Fede al suo

centro mondiale."
(Dio Passa nel Mondo, pag. 356)
"Il cerchio esterno in questo vasto sistema, la

visibile parte corrispondente della stazione cardinale

conferita all'Araldo della nostra Fede, non altro che

l'intero pianeta. All'interno del cuore di questo pianeta vi

� la 'Terra Pi� Santa', acclamata da 'Abdu�l-Bahá come 'il

Nido dei Profeti' e che deve essere considerata come il

centro del mondo e la Qiblih delle nazioni. Nella Terra

Pi� Santa sorge la Montagna di Dio di immemorabile

santit�, la Vigna del Signore, il Rifugio di Elia, il Cui

Ritorno simboleggiato dal B�b Stesso. Nel cuore di

questa Santa Montagna giacciono le vaste propriet�

permanentemente dedicate e che costituiscono i sacri

recinti del sacro Sepolcro del B�b. Nel mezzo di tali

propriet�, riconosciute come possedimenti internazionali

della Fede, situata la Pi� Santa Corte, un recinto

comprendente giardini e terrazze che abbelliscono e nello

stesso tempo conferiscono un fascino particolare a questi

Sacri Recinti. In questi amabili e verdeggianti giardini si

staglia in tutta la sua squisita bellezza il Mausoleo del

B�b, la Conchiglia destinata a preservare e ad adornare la

struttura originale elevata da 'Abdu�l-Bahá come

Tomba dell'Araldo-Martire della nostra Fede. Dentro

questa Conchiglia racchiusa quella Perla di gran valore,

il Santo dei Santi, quelle camere che costituiscono la

Tomba stessa e che furono costruite da 'Abdu�l-Baha. Nel

cuore del Santo dei Santi vi il Tabernacolo, la Volta in

cui riposa il Sarcofago Pi� Santo. Dentro questa Volta

riposa il Sarcofago di Alabastro nel quale giace

l'inestimabile Gioiello, la Polvere Santa del B�b. Cos�

preziosa questa Polvere che la stessa terra che circonda

l'Edificio che la racchiude stata innalzata dal Centro del

Patto di Bahau�ll�h, in una delle Sue Tavole in cui Egli

intitol� le cinque porte, che conducono alle sei camere, da

Lui inizialmente erette, ad altrettanti credenti associati

alla costruzione della Tomba, come fornita di tale potenza

da ispirarLo a conferire tali nomi, mentre Egli proclam�

la Tomba stessa che racchiude la Polvere come il Luogo

intorno a cui le Schiere Superne circolano in adorazione".

(Bahá'í World, vol. xii, pagg. 349 - 350)
LA TOMBA DI 'Abdu'l-Bahá

"Per quanto riguarda il funerale, che ebbe luogo il

marted� mattina, un funerale come la

Palestina non aveva mai visto l'eguale, vi parteciparono

non meno di diecimila persone in rappresentanza di ogni

classe, religione e razza del Paese
"La bara contenente i resti di 'Abdu'l-Bahá fu

portata al luogo del Suo ultimo riposo sulle spalle dei

Suoi beneamati".
"Presso l'entrata orientale del Mausoleo il sacro

scrigno fu posto su di una tavola e, alla presenza di tale

vasto concorso di folla, nove oratori che rappresentavano

le Fedi musulmana, ebrea e cristiana e che includevano il

Muft� di Haifa, pronunciarono numerose orazioni funebri.

Concluse queste, l'Alto Commissario si avvicin� allo

scrigno, e chinando la testa di fronte al Santuario, rese il

suo ultimo omaggio di addio ad 'Abdu�l-Baha; gli altri

funzionari del governo seguirono il suo esempio. La bara

fu poi portata in una delle camere del Santuario, ed ivi

fatta discendere, mestamente e con reverenza, nel luogo

del suo ultimo riposo in una cella attigua a quella nella

quale erano posti i resti del B�b".
(Dio Passa nel Mondo, pagg. 322 - 323)
"L'interramento dello stesso 'Abdu�l-Bahá entro
una cella del Mausoleo del B�b, accrebbe

ancor di pi� la santit� di quel monte; l'installazione di un

impianto elettrico, il primo di quella specie costituito

nella citt� di Haifa, fornendo di illuminazione la Tomba

di Colui che, secondo le Sue stesse parole, era stato

privato perfino di 'una lampada accesa; nella Sua prigione

fortezza di Azerbaigian; la costruzione di tre camere

adiacenti al Suo sepolcro, che completava cos� il piano di

'Abdu�l-Bahá per il primo insieme dell'Edificio; la vasta

estensione, nonostante le macchinazioni dei Violatori del

Patto, delle propriet� che circondano quel luogo di riposo,

che vanno dalla sommit� del Monte Carmelo sino alla

colonia dei Templari, che si annida ai suoi piedi
(Dio Passa nel Mondo, pag. 356)
LA CASA DEL MAESTRO
'Abdu�l-Baha, Che era desideroso di completare

la costruzione della Tomba del B�b, pens� di accellerare

il lavoro tramite la Sua personale supervisione

dell'erezione dell'edificio. Quindi prese in considerazione

la possibilit� di costruire una casa ad Haifa per essere

vicino al progettato edificio. Fu contento quando la serva

di Dio, Mrs. Jackson, una credente occidentale, offr� i

fondi per la sua costru-

zione. Fu acquistato un appezzamento di terreno e il

Maestro tracci� il progetto.
Immediatamente dopo il completamento della

Casa, Egli trasfer� parte della famiglia, incluso Shoghi

Effendi che era allora un ragazzo, da 'Akka alla nuova

abitazione di Haifa. Si un� a Lui col� Sua sorella.

Quando nel settembre 1910, 'Abdu�l-Bahá lasci�

la Terra Santa e Si imbarc� per i Suoi viaggi all'estero, la

Sua famiglia continu� a dimorare in questa Casa. Fu qui

che Shoghi Effendi trascorse la sua adolescenza. Fu

questa Casa che divenne la residenza ufficiale di 'Abdu'l--

Bahá dopo il Suo ritorno in Terra Santa nel 1913. Fu qui

che Egli riceveva i pellegrini orientali ed occidentali, e

che, dopo la guerra, Shoghi Effendi servi il Nonno come

segretario. E' commovente il ricordare che in questo

periodo l'amato Maestro si recava spesso nella camera di

Shoghi Effendi a mezzanotte e gli imponeva di smettere

di scrivere e di riposare.

Entrando nella Casa, la stanza sulla destra quella

dove 'Abdu'l-Bahá ascese al Regno di Abha. Dopo la sua

nomina a Custode della Fede, Shoghi Effendi prosegu�

nell'usanza del Maestro di ricevere gli ospiti nella stanza

di sinistra, e di tenervi degli
incontri settimanali. La vasta camera d'ingresso

dell'edificio ricopre un particolare significato in quanto fu

il luogo che fu testimone della lettura pubblica

dell'Ultima Volont� e Testamento di 'Abdu'l-Bahá in cui

era annunciato il rango elevato di cui Shoghi Effendi era

investito in qualit� di Custode della Fede, ed inoltre in

quanto fu in questo luogo che, nel 1963, la prima

Convenzione Internazionale elesse la Casa Universale di

Giustizia.
Verso il fondo del giardino, nel lato sud-oc-

cidentale, adiacente la Casa, 'Abdu�l-Bahá costru� un

piccolo edificio e, per proteggerli dall'umidit�, fece

rivestire in legno i muri interni, il soffitto e il pavimento

di una delle stanze superiori e in essa dormiva nel periodo

immediatamente precedente la Sua Ascensione.
".... il Maestro venne dalla stanza isolata del

giardino, che aveva occupato negli ultimi tempi, e disse:

'Ho fatto un sogno ed ho visto la Bellezza Benedetta

(Bahau�ll�h) venire verso di me e dirmi: - Distruggi

questa camera ��.
La famiglia, che desiderava che Egli venisse a

dormire in casa e a cui non piaceva il fatto che Egli

dormisse isolato tutta la notte, esclam�: - S�, Maestro,

pensiamo che il vostro sogno significhi che dovete

lasciare quella stanza e trasferirvi in casa -.

Quando ud� queste parole, sorrise in modo significativo

come se non fosse d'accordo con la nostra

interpretazione. Pi� tardi capimmo che per 'stanza' si

doveva intendere il tempio del Suo corpo.

Il Suo servo buono e fedele, Ism�'�l �qa, riport� il

fatto seguente: 'Una volta, venti giorni circa prima

dell'ascensione del Maestro, mi trovavo nei pressi del

giardino quando Lo udii chiamare un vecchio credente e

dirgli: - Vieni con me ad ammirare la bellezza del

giardino. Guarda cosa riuscito a fare lo spirito di

devozione! Questo luogo ora fiorito era, pochi anni fa, un

ammasso di pietre, ed ora verdeggia di foglie e di fiori. Il

mio desiderio che quando me ne sar� andato gli amici

possano levarsi tutti a servire la Causa divina e, piacendo

a Dio, sar� cos�. Ben presto uomini si leveranno che

recheranno vita al mondo -'"
(The passing of 'Abdu�l-Baha, pagg. 4 - 6)
GLI ARCHIVI INTERNAZIONALI
"La propriet� di tale terreno ci permetter� di

stabilire il luogo, di scavare le fondamenta e di erigere la

struttura degli Archivi Internazionali Bahai che
serviranno come sede permanente ed adatta

per le numerose e inestimabili reliquie associate ai due

Fondatori della Fede, all'Esempio perfetto dei Suoi

insegnamenti e ai suoi eroi, santi e martiri, e la cui

erezione costituisce uno dei principali obiettivi del Piano

dei Dieci anni
(Messages to the Bahá'í World, pag. 74)
"E' stato completato il disegno degli Archivi

Internazionali Bahai, il primo augusto Edificio destinato

ad avviare lo stabilirsi del Centro mondiale

amministrativo della Fede sul Monte Carmelo - l'Arca cui

si riferisce Bahau�ll�h nel passo finale della Sua Tavola

del Carmelo - e sono stati spediti in Italia piani e disegni

allo scopo di avviare trattative per la sua costruzione

immediatamente dopo la conclusione dei preliminari

presi in Terra Santa per la sua prossima erezione
(Messages to the Bahá'í World, pag. 46)
"In seguito all'espropriazione da parte del
Ministero Israeliano delle Finanze - avvenuta su

raccomandazione del Sindaco della citt� di Haifa - del

terreno adiacente il luogo ove sorgeranno gli Archivi

internazionali Bahai sul Monte Carmelo; alla scelta della

posizione dell'arca da lungo tempo

stabilita, intorno alla quale saranno costruiti gli edifici

che formeranno la Sede dell'Ordine Amministrativo

Mondiale Bahai; alla localizzazione del luogo della

costruzione e ai preparativi per lo scavo delle

fondamenta, un contratto di centododici mila dollari

stato firmato a Roma per l'estrazione del marmo, per il

rivestimento e per scolpire le pietre e le cinquantadue

colonne dell'edificio, il cui peso sar� di oltre novecento

tonnellate, e che devono essere imbarcate entro due anni

per raggiungere la Terra Santa".
(Messages to the Bahá'í World, pag. 79)
"... l'erezione e il completamento, nella stessa

Terra Santa, al costo di oltre duecento-cinquantamila

dollari, degli Archivi Internazionali Bahai, che

precedono il sorgere, nella sua completezza della sede

dell'embrionico Ordine Mondiale di Bahá'u'lláh sulle

pendici del Monte Carmelo, di fronte alla Qiblih del

mondo Bahai".
(Messages to the Bahá'í World, pag. 126)
"Questi tesori comprendono i ritratti sia del B�b

che di Bahau�ll�h, reliquie personali, come capelli, la

polvere e gli abiti del B�b; una ciocca di

capelli e il sangue di Bahau�ll�h e oggetti come il Suo

portapenne, i Suoi abiti, i Suoi t�j di broccato (copricapi),

il kashk�l dei Suoi giorni di Sulaym�n�yyih, il Suo

orologio e il Suo Corano, manoscritti e Tavole di

inestimabile valore, alcuni di essi miniati, come una parte

delle 'Parole Celate' scritte dalla mano di Bahá'u'lláh, il

Bayan persiano, nella scrittura a mano di Siyyid Husayn,

l'amanuense del B�b; le Tavole originali alla Lettere del

Vivente, scritte a penna dal B�b, e il manoscritto di 'Some

Answered Questions'. La preziosa collezione, inoltre,

comprende oggetti ed effetti associati con 'Abdu'l-Bahá il

vestito macchiato di sangue del Ramo Pi� Puro, l�anello

di Qudd�s, la spada di Mull� Husayn, i sigilli del Visir,

padre di Bahau�ll�h, la spilla regalata dalla Regina Maria

di Romania a Martha Root, gli originali delle lettera della

Regina a lei e ad altre persone, e dei suoi tributi alla Fede,

come anche non meno di venti volumi di preghiere e

Tavole rivelate dai Fondatori della Fede, autenticate e

trascritti da Assemblee Bahai d'Oriente, che aumentano

la gi� vasta collezione dei Loro scritti pubblicati".

(Dio Passa nel Mondo, pagg. 357.358)
I GIARDINI MONUMENTALI

"Il Ramo Pi� Puro, il figlio martire, il compagno,

l'amanuense di Bahau�ll�h, quel pio e santo giovane, che

nei giorni pi� bui dell'incarcerazione di Bahau�ll�h nella

caserma, implor�, sul suo letto di morte, suo Padre di

accettarlo come pegno per coloro fra i Suoi seguaci che

non potevano, pur desiderandolo, accedere alla Sua

presenza; la santa madre di 'Abdu'l-Bahá, soprannominata

Navvab da Bahau�ll�h, e colei che ricevette per prima il

titolo onorato e familiare di 'La Foglia Pi� Esaltata',

separati nella morte per pi� di mezzo secolo, e costretti a

soffrire l'umiliazione della sepoltura in una terra altrui,

sono ora finalmente riuniti insieme alla Pi� Grande

Foglia Santa con cui avevano cos� abbondantemente

condiviso le tribolazioni di uno degli episodi pi�

angosciosi dell'Et� eroica della Fede di Bahau�ll�h".

(Messages to America, 1932 - 1946, pag. 31)
"L'unione di questi tre luoghi di eterno riposo,

all'ombra della Tomba del B�b, situata nel cuore del

Carmelo, di fronte alla citt� bianca come la neve, al di l�

della baia di 'Akka, la Qiblih del mondo Bahai, posti in

un giardino di squisita bellezza, d� maggior

forza, se ne interpretiamo correttamente il significato, ai

poteri spirituali di un luogo, destinato da Bahau�ll�h

Stesso come luogo del trono di Dio. Essa segna anche

un'altra pietra miliare sulla strada che prima o poi

condurr� all�instaurazione di quel Centro Amministrativo

Mondiale permanente del fu-turo Commonwealth Bahai,

destinato a non essere mai pi� separato dal Centro

Spirituale della Fede e ad agire in prossimit� di questo, in

una terra gi� riverita e consacrata dagli aderenti dei tre

principali sistemi religiosi mondiali".
(Dio Passa nel Mondo, pagg. 358 - 359)
"In quanto a coloro che potranno intraprendere,

nei giorni a venire, quel meritorio e altamente invidiabile

pellegrinaggio a queste benedette tombe, come pure per il

beneficio dei meno privilegiati che, consci della

grandezza delle loro virt� e dell'elevatezza del loro

lignaggio, desiderano comunicare con i loro spiriti e sfor-

zarsi di acquisire una pi� ampia visione della gloria del

loro rango, e di seguire le loro orme, che queste

testimonianze scritte da Bahau�ll�h e da 'Abdu'l-Bahá

siano loro di

ispirazione e di guida nella loro nobile ricerca".

(Guidance for Today and Tomorrow, pag. 72)
LA PIU' GRANDE FOGLIA SANTA

"...Sua sorella, di sette anni, conosciuta anni pi�

tardi con lo stesso titolo della sua illustre madre, ed i cui

servizi fino alla tarda et� di ottantasei anni, non meno che

la sua elevata parentela, le conferirono la distinzione di

essere tenuta in rango di eccezionale eroina della Di-

spensazione Bahai"
(Dio Passa nel Mondo, pag. 109)
"IMMORTALE SPIRITO DELLA PIU' GRANDE FO-
GLIA SANTA E' VOLATO MONDO SUPERNO STOP
INNUMEREVOLI (CREDENTI) AMANTI SUA
SANTA VITA NELL'OCCIDENTE E ORIENTE PRESI
DA SPASIMI DI ANGOSCIA PRECIPITATI
INDICIBILE DOLORE UMANITA' BEN PRESTO
RICONOSCERA' SUA IRREPARABILE PERDITA
STOP NOSTRA BENEAMATA FEDE QUASI
SCHIACCIATA DA DEVASTANTE COLPO
INATTESA ASCENSIONE DI 'Abdu'l-Bahá ORA
LAMENTA TRAPASSO ULTIMA SUPERSTITE PIU'
ESALTATO MEMBRO (FAMIGLIA) Bahá'u'lláh
STOP SANTA FAMIGLIA CRUDELMENTE PRIVA-
TA SUO PIU' PREZIOSO GRANDE ORNAMENTO
STOP PER PARTE MIA LAMENTO IMPROVVISO
TRAPASSO MIO SOLO SOSTEGNO TERRENO
GIOIA E CONSOLAZIONE DI MIA VITA STOP
RESTI RIPOSERANNO PROSSIMITA' SANTE
TOMBE STOP PERDITA COSI' GRAVE RICHIEDE
SOSPENSIONE PER NOVE MESI IN TUTTO
MONDO Bahai� SPECIE FESTIVITA' RELIGIOSA
STOP INFORMARE ASSEMBLEE LOCALI E
GRUPPI ORGANIZZARE CONVENIENTE MANIE-
RA RIUNIONI COMMEMORATIVE PER ESALTA-
RE UNA VITA COSI' CARICA SACRE ESPERIEN-ZE
COSI' RICCA IMPERITURE MEMORIE STOP
CONSIGLIO TENERE ULTERIORE SERVIZIO
COMMEMORATIVO DI CARATTERE STRETTA-
MENTE DEVOZIONALE AUDITORIUM MASHRI-
QU�L-Adhkar".
(Da un cablogramma di Shoghi Effendi, in data
15 luglio 1932)
"Mi sarebbe necessario troppo tempo per fare una

pur breve allusione a quegli avvenimenti della vita di lei,

ognuno dei quali la proclama eloquentemente figlia degna

di meritare l'inestimabile eredit� trasmessale da

Bahau�ll�h. Una purezza di vita che si rifletteva anche

nei minimi dettagli delle sue attivit� ed occupazioni

giornaliere; una tenerezza di cuore che ignorava ogni

distinzione di credo, di classe e di colore; una

rassegnazione ed una serenit� che richiamavano alla

mente la calma e l'eroica fortezza del B�b; una naturale

passione per i fiori e i bambini che era una caratteristica

di Bahau�ll�h; una spontanea semplicit� di modi;

un'estrema socievolezza che la rendeva accessibile a tutti,

una generosit�, un amore, allo stesso tempo disinteressati

e senza discriminazioni, che riflettevano cos� chiaramente

gli attributi del carattere di 'Abdu�l-Baha; una dolcezza di

temperamento; un'allegria che nessun tipo di sofferenza

poteva velare; un carattere calmo e modesto che

accresceva enormemente il prestigio del suo esaltato

rango; una natura disposta al perdono, che disarmava i-

stantaneamente anche il pi� ostinato nemico - questi sono

alcuni dei notevoli attributi di una vita santa che la storia

riconoscer� ripiena di una potenza celestiale quali pochi

degli eroi del passato possedettero.
Nessuna meraviglia che nelle Loro Tavole, che

rendono eterna testimonianza alla sublimit� del suo

carattere, Bahau�ll�h ed 'Abdu'l-Bahá abbiano reso un

toccante tributo a tali attributi che testimoniano la sua

esaltata posizione tra i membri della Famiglia, e che la

proclama come un esempio per i Loro seguaci, e come

termine di ammirazione per tutta l'umanit�".
(Guidance for Today and Tomorrow, pagg. 68 69)
"Inoltre, come ulteriore testimonianza del

maestoso dispiegarsi e del progressivo consolidarsi della

stupenda impresa varata da Bahau�ll�h su quella Santa

Montagna, si pu� far menzione della scelta di una parte

della propriet� della scuola situata nelle vicinanze del

Sacrario del B�b, come luogo di riposo eterno della Pi�

Grande Foglia Santa, 'la grandemente amata' sorella di

'Abdu�l-Bahá la Foglia che sbocciata' dalla 'Radice

preesistente' la fragranza' del 'mantello splendente' di

Bahau�ll�h elevata da Lui a 'uno stadio che nessun'altra

donna ha sorpassato; e comparabile per rango a quelle

immortali eroine come Sara, 'As�yih, la Vergine Maria,

F�timih e T�hirih, ciascuna delle quali ha superato ogni

altro membro del suo sesso nelle precedenti
Dispensazioni religiose".
(Dio Passa nel Mondo, pag. 358)
PASSI DELLE TAVOLE RIVELATE DA
BahaiU�LL�H

Egli l'Eterno! Questa la Mia testimonianza per colei

che ha udito la Mia voce e si avvicinata a Me. In verit�,

ella la foglia che scaturita da

questa Radice preesistente. Ella si rivelata nel Mio

nome ed ha gustato i dolci sapori del Mio santo e mirabile

favore. Una volta Noi le abbiamo dato da bere dalla Mia

bocca di miele, un'altra l'abbiamo resa partecipe del Mio

potente e luminoso Kawthar. Su lei riposi la gloria del

Mio nome e la fragranza della Mia veste splendente.

Che queste esaltate parole siano il tuo canto d'amore

sull'albero di Baha, o Foglia santissima e risplendente: "O

Dio, oltre al quale non vi altro Dio il Signore di questo

mondo e di quello a venire!" In verit�, Noi ti abbiamo

elevato ad un rango eminentissimo tra quelle del tuo

sesso, e ti abbiamo concesso nella Mia corte una posi-

zione quale nessun'altra donna ha mai sorpassato. Perci�

Noi ti abbiamo preferita ed elevata al di sopra degli altri,

come segno di grazia da Colui Che il Signore del trono

in alto e della terra quaggi�. Noi abbiamo creato i tuoi

occhi perch� vedessero la luce del Mio Volto, le tue

orecchie per ascoltare la melodia delle Mie parole, il tuo

corpo per rendere omaggio dinanzi al Mio trono. Rendi tu

grazie a Dio, il tuo Signore, il Signore di tutti i mondi.

Com'� alta la testimonianza del Sadratu'l-Muntah� per la

sua foglia; come esaltata la testimonianza

dell'Albero della Vita sul suo frutto! Per il Mio ricordo di

lei si diffusa una fragranza di profumo di muschio;

beato colui che l'ha aspirata ed ha esclamato: "Tutta la

lode sia a Te, o Dio mio Signore, il pi� glorioso!" Com'�

dolce la tua presenza dinanzi a Me; com'� dolce fissare il

tuo viso, versare su dite la Mia amorevole tenerezza,

favorirti con le Mie delicate attenzioni, fare menzione di

te in questa Mia Tavola - una Tavola che Io ho stabilito

come pegno della Mia segreta e manifesta grazia verso

dite.
PASSI DELLE TAVOLE RIVELATE DA
'Abdu'l-Bahá

O sorella amatissima e profondamente spirituale! Tu sei

nel mio ricordo giorno e notte. Ogni volta che mi ricordo

di te, il mio cuore si colma di tristezza ed il mio dolore

diventa pi� intenso. Non addolorarti perch� Io sono il tuo

vero e sicuro conforto. Non permettere che sconforto e

disperazione velino la serenit� della tua vita o limitino la

tua libert�. Questi giorni passeranno. A Dio piacendo,

quando saremo nel Regno di 'Abha e al riparo dell'ombra

protettrice della Bellezza Benedetta, dimenticheremo

tutte le nostre preoccupazioni terrene e ci accorgeremo

che
ognuna di queste vili calunnie saranno ampiamente

compensate dalle Sue espressioni di lode e favore. Fin

dall'inizio dei tempi, il dolore e l'ansiet�, i dispiaceri e le

tribolazioni sono state sempre la sorte di ogni leale

servitore d� Dio. Pondera ci� nel tuo cuore e considera la

sua profonda verit�. Quindi, affida il tuo cuore alla tenera

misericordia dell'Antica Bellezza e sii ripiena di gioia

costante e di felicit� intensa... O mia sorella affezionata!

Di giorno e di notte i miei pensieri sono sempre rivolti a

te. Non smetto di ricordarti per un solo momento. Non

sono addolorato e dispiaciuto per me stesso, ma per te.

Ogni volta che mi vengono in mente le tue afflizioni,

scendono dai miei occhi lacrime che non posso reprimere

Cara sorella, profondamente spirituale! All'alba e al

tramonto, con il pi� grande ardore e umilt� io supplico

alla Divina Soglia, offrendo questa mia preghiera:

"Concedi, o mio Dio, il Compassionevole, che quella

pura e benedetta Foglia possa essere confortata dai dolci

aromi di santit� e sostenuta dalla brezza vivificatrice della

Tua amorosa protezione e miseri-cordia. Rafforza il suo

spirito con le testimonianze

del Tuo imperituro dominio. Conforta, o mio Dio, il suo

cuore addolorato con il ricordo del Tuo volto, avviala ai

Tuoi celati misteri, e ispirala con lo splendore scaturito

dalla Tua celestiale luce. Innumerevoli sono le sue af-

flizioni e infinitamente grave il suo dolore. Fa' scendere

continuamente su di lei il favore della Tua grazia

sostenitrice e, con ogni fuggente respiro, concedile la

benedizione della Tua generosit�. Le sue speranze e le

sue attese sono interamente rivolte a Te; apri dinanzi al

suo viso le porte delle Tue tenebre misericordiose e

guidala sulle vie della Tua mirabile benevolenza. Tu sei il

Generoso, Colui che tutto ama, il Sostenitore, il Pi�

Munifico

Cara sorella, che il mio cuore e la mia anima amano! La

notizia del tuo felice arrivo e della Tua piacevole

permanenza nella terra d'Egitto mi pervenuta ed ha

riempito il mio cuore di una gioia grandissima. Rendo

grazie a Bahá'u'lláh per la buona salute che godi e per la

felicit� che Egli ha donato ai cuori dei Suoi amati in

questa terra. Se desideri sapere le condizioni di questo

servo della Soglia della Bellezza di 'Abha: siano rese

grazie a

Lui per avermi concesso di aspirare la fragranza della Sua

tenera misericordia e reso partecipe delle delizie della

Sua amorosa gentilezza e benedizione. Io sono continua-

mente rinforzato dai raggi vivificanti della Sua grazia, e

mi sento sostenuto dall'ininterrotto aiuto delle schiere

vittoriose del Suo Regno. Anche la mia salute fisica sta

migliorando. Sia lodato Dio, perch� da ogni dove ricevo

buone notizie sulla crescente ascesa della Causa di Dio, e

posso essere testimone della sempre maggiore influenza

della sua espansione

O sorella, che la mia anima ama! Non posso mai, mai

dimenticarti. Per quanto grande sia la distanza che ci

separa, come se fossimo ancora seduti sotto lo stesso

tetto, ancora insieme: infatti, non siamo noi sotto l'ombra

del Tabernacolo di Dio e al riparo del baldacchino della

Sua infinita grazia e misericordia

O sorella beneamata e profondamente spirituale! Io

confido che, per mezzo della grazia e dell'amorosa

benevolenza dell'unico vero Dio, tu sia e sarai salva e al

sicuro sotto l'ombra protettrice della Bellezza Benedetta.

Il tuo volto appare dinanzi ai miei occhi giorno e notte, ed

ho scolpiti nella mente i tratti del
tuo carattere...
(Da una tavola indirizzata alla Santa Madre):

Trasmetti alla mia onorata e insigne sorella l'espressione

della mia profonda ed intensa nostalgia. Ella vive nel mio

ricordo giorno e notte. Non oso menzionare i sentimenti

che la separazione da lei ha fatto sorgere nel mio cuore;

infatti qualunque cosa io mi accingessi ad esprimere per

iscritto, sarebbe sicuramente cancellato dalle lacrime che

tali sentimenti farebbero salire ai miei occhi

(Da una Tavola indirizzata alla figlia): O Diya ! Ti

incombe, durante il viaggio, di essere una compagna

assidua, costante e gioiosa per la mia onorata e insigne

sorella. Applicati incessantemente con il pi� grande

vigore e devozione, giorno e notte, ad allietare il suo

cuore benedetto; infatti tutti i giorni della sua vita le fu

negato un momento di tranquillit�. Nessun 'ora della sua

vita ha conosciuto riposo. Al pari di una falena, ella si

muoveva in adorazione attorno all'inestinguibile fiamma

della Divina Candela: il suo spirito era acceso e il suo

cuore si consumava al fuoco del Suo amore�..
IL RAMO PIU' PURO

"All'amareggiante peso di queste tribolazioni doveva ora

aggiungersi l'amaro dolore di un'improvvisa tragedia, la

perdita prematura del nobile, del pio Mirza Mihd�, il

Ramo Pi� Puro, il ventiduenne fratello di 'Abdu�l-Baha,

amanuense di Bahau�ll�h e compagno del Suo esilio sin

dai giorni in cui, ancora bambino, fu portato da Tihr�n a

Baghdad a raggiungere suo Padre dopo il Suo ritorno da

Sulaym�n�yyih. Egli stava percorrendo il tetto della

caserma al crepuscolo, una sera, rapito nelle sue solite

devozioni, quando cadde, attraverso l'abbaino incustodito,

su una cassa di legno che si trovava sul sottostante pa-

vimento, cassa che penetr� fra le sue costole e caus�,

ventidue ore dopo la sua morte, il 23 di Rab�'u'l-Avval

1287 A. H. (23 giugno 1870). La sua estrema supplica al

Padre afflitto fu che la sua vita venisse accettata come un

riscatto per coloro cui era impedito di giungere alla

presenza del loro Beneamato. In una preghiera altamente

significativa, rivelata da Bahau�ll�h in memoria di Suo

figlio, una preghiera che esalta la sua morte al rango di

quei grandi atti di espiazione simili al sacrificio del

proprio figlio deciso da Abramo, alla

crocifissione di Ges� Cristo e al martirio dell'Im�m

Husayn, si legge questo: - Io ho, o mio Signore,

sacrificato ci� che Tu mi hai dato, perch� i Tuoi servi

possano essere vivificati e tutto ci� che vive sulla terra

possa essere unito -. E similmente, queste profetiche

parole dirette al Suo figlio martire: - Tu sei il Deposito di

Dio ed il Suo Tesoro in questa terra. Presto Dio riveler�

per tuo mezzo ci� che Egli ha desiderato. -
Dopo essere stato lavato in presenza di

Bahau�ll�h, egli 'che era stato creato dalla luce di Bahá'í

della cui 'mansuetudine' la Penna Suprema aveva fatto

menzione e i 'misteri' della cui ascensione quella stessa

Penna aveva ricordato, fu trasportato via, scortato dalle

guardie della fortezza e posto a riposare, oltre le mura

della citt�, in un luogo adiacente alla tomba di Nab� S�lih

donde, settant'anni dopo, i suoi resti, simultaneamente a

quelli della sua illustre madre, verranno trasferiti sul

pendio del Monte Carmelo nei pressi della tomba di sua

sorella e sotto l'ombra del sacro sepolcro del B�b".

(Dio Passa nel Mondo, pag. 194)
"E infine si deve far menzione, come ulteriore

prova delle benedizioni che scorrono dal Piano Divino,

del trasferimento, pochi anni dopo, allo

stesso luogo santificato, dopo la separazione in morte di

pi� di mezzo secolo, e nonostante le proteste avanzate dal

fratello e luogotenente dell'Arciviolatore del Patto di

Bahá'u'lláh, dei resti del 'Ramo Pi� Puro', il figlio mar-

tirizzato di Bahá'u'lláh, 'creato dalla luce di Baha, il

'Deposito fiduciario di Dio' ed il Suo 'Tesoro; nella Terra

Santa, ed offerto dal Padre suo come riscatto' per la

rigenerazione del mondo e l'unificazione dei suoi popoli".

(Dio Passa nel Mondo, pag. 358)
'In questo preciso momento - testimonia

Bahau�ll�h - Mio figlio stato lavato dinanzi a Me, dopo

che Noi lo abbiamo sacrificato nella Pi� Grande Prigione.

Ci� ha fatto s� che gli abitanti del Tabernacolo di 'Abha

piangessero un grande pianto e che coloro, che avevano

sofferto la prigionia insieme a questo Giovane sul sen-

tiero di Dio, il Signore del Giorno promesso, si

lamentassero. In tali condizioni la Mia Penna non si

astenuta dal ricordare il suo Signore, il Signore di tutte le

nazioni. Essa convoca le genti verso Dio, l'Onnipotente, il

Generosissimo. Questo il giorno in cui colui che era

stato creato dalla luce di Bahá ha sofferto il martirio, nel

tempo in cui giaceva prigioniero nelle mani dei suoi

nemici.
Su dite, o Ramo di Dio! - Egli solennemente e in

modo commovente, in quella stessa Tavola, vers� su di

lui la Sua benedizione - sia il ricordo di Dio e la Sua lode,

e la lode di tutto ci� che esiste nei Regni dell'immortalit�

e di tutti gli abitanti del Regno dei Nomi. Fortunato tu sei

per essere stato fedele al Patto di Dio e al Suo

Testamento, fino ad esserti sacrificato dinanzi al viso del

tuo Signore, l'Onnipotente, l'Incoercibile. Tu, in verit�,

sei stato trattato ingiustamente e ci� testimoniato dalla

Sua Bellezza, Colui che esiste da S� Tu hai, nei primi

giorni della tua vita, sopportato ci� che ha indotto ogni

cosa a lamentarsi ed ogni pilastro a tremare. Felice chi

ti ricorda ed portato, tramite te, vicino a Dio, il Creatore

del Mattino.
Glorificato sii Tu, o Signore mio Dio! - Egli in

una preghiera solennemente proclama - Tu Mi vedi nelle

mani dei Miei nemici e Mio figlio, insanguinato dinanzi

al Tuo volto, o Tu nelle Cui mani il regno di tutti i

nomi. Io ho offerto, o mio Signore, ci� che Tu mi hai

dato, perch� i Tuoi servi possano essere vivificati e tutto

ci� che vive sulla terra possa essere unito.

Benedetto sei tu - Egli afferma in un'altra Tavola -

e benedetto colui che si volge a te e visita

la tua tomba ed portato, tramite te, vicino a Dio, il

Signore di tutto ci� che fu e che sar�.... Io faccio

testimonianza che tu sei ritornato con mitezza al tuo

soggiorno. Grande la benedizione di coloro che si

tengono saldi all'orlo della tua veste distesa.... Tu sei in

verit� il deposito di Dio e il Suo tesoro in questa terra.

Presto Dio riveler� per tuo mezzo ci� che Egli ha

desiderato. Egli, invero, la Verit�, Colui che conosce le

cose invisibili. Quando tu fosti messo a giacere nella

terra, la terra stessa trem� nel desiderio di incontrarti. Ci�

era stato decretato, e tuttavia le genti non lo

comprendono... Dovessimo Noi narrare i misteri della tua

ascensione, coloro che dormono si risveglierebbero e tutti

gli esseri sarebbero infiammati con il fuoco del ricordo

del Mio Nome, il Potente, l'Amabile'."
(Guidance for Today and Tomorrow, pagg. 72-74)
Navvab

"Fra coloro che dividevano il Suo esilio vi era Sua

moglie, la santa Navvab, chiamata da Lui, 'La Pi�

Esaltata Foglia' la quale, durante quasi quarant'anni

continu� a dimostrare una saldezza, una devozione,

e una nobilt� d'animo che le guadagnarono dalla penna

del suo Signore il postumo ed ineguagliabile tributo di

essere stata fatta la Sua �perpetua consorte in tutti i mondi

di Dio'".
(Dio Passa nel Mondo, pag. 109)

"In questo stesso cimitero, e nello stesso giorno in

cui furono interrati i resti del 'Ramo Pi� Puro', fu

trasferito il corpo della di lui madre, la santa Navvab,

delle cui terribili afflizioni, come attestato da 'Abdu�l-

Bahá in una Tavola, il 54� capitolo del libro di Isaia ha

fatto testimonianza nella sua interezza, il cui 'Marito -

nelle parole di quel Profeta - il Signore degli Eserciti', il

cui 'seme erediter� i Gentili' e che Bahau�ll�h nelle Sue

Tavole ha destinato essere 'la Sua consorte in ognuno dei

Suoi mondi'".
(Dio Passa nel Mondo, pag. 358)
Riguardo alla Foglia Pi� Esaltata, la madre di

'Abdu�l-Baha, Bahau�ll�h ha scritto: 'il primo Spirito

tramite cui tutti gli spiriti furono rivelati e la prima Luce

tramite cui hanno brillato tutte le luci, riposino su te, o

Pi� Esaltata Foglia, tu che sei stata menzionata nel Libro

Cremisi! Tu sei colei che Dio ha creato perch� si levasse

a servire Lui stesso e la
Manifestazione della Sua Causa e l'Alba della Sua

Rivelazione e il Luogo nascente dei Suoi segni e la

Sorgente dei Suoi comandamenti: Egli ti ha talmente

soccorso che tu ti sei volta con il tuo intero essere a Lui,

in un tempo in cui i Suoi servi e le Sue serve stornavano

il loro dal Suo volto.. Felice sei tu, o Mia serva, e Mia

foglia, tu che sei menzionata nel Mio Libro ed iscritta

dalla Mia Penna di Gloria nei Miei Rotoli e nelle

Tavole... Rallegrati, in questo momento, nel tuo pi�

esaltato Rango e nel pi� alto Paradiso e sull'Orizzonte di

Abha, poich� Colui Che il Signore dei Nomi ti ha
ricordata. Noi facciamo testimonianza che tu hai

raggiunto tutto il bene e che Dio ti ha cos� innalzata che

intorno a te circolano tutto l'onore e la gloria �.

'O Navvab! - in questo modo Egli si indirizza a lei

in un'altra Tavola - O Foglia che sei scaturita dal Mio

Albero e sei stata la Mia compagna! La Mia gloria sia su

te, e la Mia amorevole tenerezza e la Mia misericordia

che ha sorpassato tutti gli esseri. Noi ti annunciamo ci�

che rallegrer� i tuoi occhi ed assicurer� la tua anima e

riempir� di gioia il tuo cuore. Veramente, il tuo Signore

il Compas-sionevole, d Generosissimo. Dio si

compiaciuto e si compiacer� con te e ti ha scelto per Se

stesso e ti ha preferito fra le Sue serve perch� Lo serva e

ti ha

fatto la compagna della Sua Persona durante il giorno e

durante la notte'.
'AscoltaMi ancora una volta - Egli l'assicura - '

Dio si compiaciuto di te, come pegno della Sua grazia e

segno della Sua misericordia. Egli ti ha fatto la Sua

compagna in ognuno dei Suoi mondi e ti ha nutrito con la

Sua unione e presenza fin tanto che dureranno il Suo

Nome, il Suo Ricordo, il Suo Regno e il Suo Impero.

Felice la serva che ti ha menzionata ed ha cercato il tuo

compiacimento e si umiliata dinanzi a te e si

aggrappata alla corda del tuo amore. Male incolga a chi

ha negato la tua esaltata posizione e ci� che stato

ordinato per te da Dio, il Signore di tutti i Nomi e a chi si

� allontanato da te ed ha respinto il tuo rango dinanzi a

Dio, il Signore del trono potente'.
'O fedeli! - ingiunge in modo specifico

Bahau�ll�h - Se visiterete il luogo di riposo della Pi�

Esaltata Foglia che ascesa al suo Glorioso Compagno,

fermatevi e dite:
- Salute e benedizione e gloria su di te, o Santa

Foglia scaturita dal divino Albero di Loto! Io faccio

testimonianza che tu hai creduto in Dio e nei Suoi segni,

hai risposto alla Sua Chiamata, ti sei volta verso di Lui, ti

sei aggrappata alla Sua corda,

ti sei attaccata al lembo della Sua grazia, hai fuggito la

tua casa sul Suo sentiero ed hai scelto di vivere come una

straniera, nell'amore della Sua presenza e nel tuo

desiderio di servirLo. Possa Dio avere misericordia per

colui che si avvicinato a te e ti ha ricordata tramite ci�

che la Mia Penna ha espresso in questo pi� alto stato. Noi

invochiamo Dio che ci perdoni e perdoni coloro che si

sono volti verso di te, ed esaudisca i loro desideri ed

elargisca loro, tramite la Sua mirabile grazia, tutto ci� che

essi desiderano. Egli in verit� il Generoso, il Munifico.

Lode sia a Dio, Lui che il desiderio di tutti i mondi e il

Beneamato di tutti coloro che Lo riconoscono -.

'E finalmente 'Abdu'l-Bahá Stesso in una delle Sue

Tavole particolarmente significative ha recato

testimonianza non solo al rango elevato di colei il cui

seme erediter� i Gentili", il cui sposo il Signore degli

Eserciti, ma anche alle sofferenze sopportate da colei che

fu la Sua amata madre. "Riguardo alla tua domanda sul

capitolo 54mo di Isaia - ha Egli scritto -' questo capitolo

si riferisce alla Pi� Esaltata Foglia, la madre di Abdu'l-

Baha. Come prova di ci� stato detto: 'Infatti sono pi�

numerosi i figli della

donna abbandonata che i figli di quella sposata�. Rifletti

su questa affermazione e quindi su quest'altra: 'Ed il tuo

seme erediter� i Gentili e render� abitate le citt� desolate'.

Ed in verit� nessuno pu� permettersi di confutare le

umiliazioni e l'onta che ella soffr� sul sentiero di Dio.

Infatti le calamit� e le afflizioni di cui si parla in quel

capitolo sono proprio quelle da lei sopportate sul

sentiero di Dio, con pazienza, ringraziando Dio e

lodandoLo per averla Egli messa in grado di sopportare

dolori per amore Baha'i. Durante tutto questo tempo

uomini e donne (i Violatori del Patto) la perseguitarono in

modi ineguagliabili, ed ella rimase paziente, timorosa di

Dio, calma, umile e contenta del favore del suo Signore e

della generosit� del suo Creatore"'.
(Guidance for Today and Tomorrow, pagg. 74-76)
Munírih Khánum
"SANTA MADRE Munírih Khánum E' ASCESA
REGNO Abha STOP CON CUORI ADDOLORATI
Bahai� MONDO (INTERO) RIEVOCANO DIVERSE
FASI SUA VITA RICCA EVENTI CONTRASSE-
GNATA STRAORDINARI SERVIZI CHE IN VIRTU'
SUA ESALTATA POSIZIONE ELLA RESE DURAN-
TE PIU' OSCURI GIORNI (DELLA) VITA DI
`Abdu'l-Bahá'í
(Da un cablogramma di Shoghi Effendi, in data
30 aprile 1930)
L'ARCO ED IL CENTRO AMMINISTRATIVO
MONDIALE
"RESTI BENEDETTI RAMO PIU' PURO ET MADRE
MAESTRO TRASFERITI SENZA INCIDENTI (NEI)
RECINTI TOMBE MONTE CARMELO.... DESIDE-
RIO ACCAREZZATO (DA) PIU' GRANDE FOGLIA
SANTA APPAGATO STOP SORELLA, FRATELLO,
MADRE, MOGLIE (DI) 'ABDU'LBahá RIUNITI UN
SOLO LUOGO DESIGNATO COSTITUIRE CEN-TRO
FOCALE ISTITUZIONI AMMINISTRATIVE Bahá'í
AL CENTRO MONDIALE DELLA FEDE"
(Da un cablogramma di Shoghi Effendi, in data
5 dicembre 1939)

"Deve essere capito con chiarezza, e non pu� essere

abbastanza sottolineato il fatto che la presenza in un

unico luogo dei resti della Pi� Grande Foglia Santa e di

quelli di suo fratello e di sua madre rafforza in misura

incalcolabile le energie spirituali di quel Luogo
consacrato, che, sotto le ali protettrici

del Sepolcro del B�b e in vicinanza del futuro Mashriqu'l-

Adhkar destinato ad elevarsi sui suoi fianchi, si evolver�

nel centro focale di quelle istituzioni amministrative ordi-

nate da Bahau�ll�h e anticipate da 'Abdu�l-Bahá tali da

scuotere, abbracciare e dirigere l'intero mondo. Allora, e

solo allora, sar� compiuta quella fondamentale profezia

che illumina il passo conclusivo della Tavola del

Carmelo: 'Ben presto Dio far� navigare la Sua Arca su

te , e paleser� la gente di Bahá di cui si fa cenno nel

Libro dei Nomi'.
E' molto al di l� delle mie capacit� e del mio

potere tentare di raffigurare, sia pure nelle linee generali,

la gloria che dovr� avvolgere queste istituzioni, di fare

una parziale e provvisoria descrizione del loro carattere o

dei loro modi operativi, o di tracciare, sia pure

inadeguatamente, il corso degli eventi che porteranno al

loro sorgere ed alla loro costituzione finale. Sia suf-

ficiente affermare che a questo travagliato stadio della

storia del mondo la riunione di queste tre preziose ed

incomparabili anime, che, subito dopo le tre Figure

Centrali della nostra Fede, si elevano nel loro rango

sulla vasta moltitudine degli eroi, delle Lettere, dei

martiri, delle Mani, degli insegnanti e degli

amministratori della Causa di Bahau�ll�h, in un Centro

spirituale ed amministrativo cosi potenzialmente forte,

in s� stessa un evento tale da liberare forze che sono

combinate per accelerare l'emergere, in una terra che

geograficamente, spiritualmente e amministrativamente

costituisce il cuore dell'intero pianeta, di alcune delle pi�

splendenti gemme di quell'Ordine Mondiale che si sta

adesso forgiando nel seno di questa travagliata et�".

(Guidance for Today and Tomorrow, pagg. 71 72)
"In questa grande Tavola che svela i divini

misteri ed annuncia la fondazione di due potenti, maestosi

e fondamentali imprese - una spirituale e l'altra

amministrativa ed entrambe al Centro Mondiale della

Fede - Bahau�ll�h fa riferimento ad un'Arca, i cui

abitanti sono i membri della Suprema Casa di Giustizia,

di quel corpo, che in conformit� alle precise disposizioni

della "Volont� e Testamento" del Centro del Potente

Patto, deve

legiferare sulle leggi non esplicitamente rivelate nel

Testo. In questa Dispensazione, tali leggi sono destinate a

fluire da questa Sacra Montagna, cos� come nella Dispen-

sazione mosaica la legge di Dio fu promulgata da Sion. il

'navigare dell'Arca' delle Sue leggi si riferisce alla

fondazione della Casa Universale di Giustizia

(Da una lettera scritta in persiano dal Custode ai Bahai

orientali - Naw-R�z 111 - 1955)

"Inoltre sono stati fatti dei passi per l'acquisto di

parecchie propriet�, valutate approssimativamente a

centoquarantamila dollari ed il cui acquisto essenziale

per la sicurezza dell'area che si trova in prossimit� del

Sepolcro del B�b, nonch� per la futura estensione di

quell'arca intorno alla quale dovranno sorgere gli edifici

destinati a servire come sede del futuro Commonwealth

Bahai"

(Messages to the Bahá'í World, 1950 - 1957, pag. 79)

"Tali edifici, che avranno la forma di un arco

molto ampio e saranno foggiati secondo un armonico stile

architettonico, circonderanno i luoghi di riposo della Pi�

Grande Foglia Santa, che occupa un rango preminente fra

i membri del suo sesso

nella Dispensazione Bahai, di suo fratello, offerto da

Bahau�ll�h come riscatto per la vivificazione del mondo

e la sua unificazione, e della loro madre, da Lui scelta

come 'compagna in tutti i mondi di Dio'. il

completamento di questa meravigliosa impresa segner� il

culmine dello sviluppo di un Ordine Amministrativo di-

vinamente istituito ed abbracciante l'intero mondo.

Ordine il cui inizio pu� farsi risalire agli anni conclusivi

dell'Et� Eroica della Fede.

Questo grande ed irresistibile processo, che non ha

precedenti nella storia spirituale dell'umanit�, e che

coincider� con due non meno significativi eventi, lo

stabilirsi della Pace Minore e l'evoluzione delle

Istituzioni Bahai nazionali e locali (il primo evento al di

fuori e il secondo all'interno del mondo Bahai) -

raggiunger� il suo compimento finale, nell'Et� d'oro della

Fede, con l'innalzarsi dello stendardo della Pi� Grande

Pace e con il sorgere, nella pienezza del suo potere e della

sua gloria, del Centro focale di quelle istituzioni che

costituiscono l'ordine Mondiale di Bahau�ll�h.
L'insediamento finale di questa sede del futuro
Commonwealth Bahá'í segner�, ad un tempo, la

proclamazione della sovranit� del Fondatore della nostra

Fede e l'avvento del Regno del Padre ripetutamente pro-

clamato e promesso da Ges� Cristo".

(Messages to the Bahá'í World, 1950 - 57, pagg, 74 - 75)

IL LUOGO PER IL TEMPIO

"Egli visit� quattro volte Haifa e l'ultima visita

dur� non meno di tre mesi. Nel corso di una di queste

visite, quando la Sua tenda venne piantata nelle vicinanze

del Monastero Carmelitano, Egli, 'il Signore della Vigna',

rivel� la Tavola del Carmelo, notevole per le sue allusioni

e profezie�.
(Dio Passa nel mondo, pag. 200)

"Il sito per il primo Mashriqu'l-Adhkar della Terra

Santa stato scelto.... situato in cima alla Montagna di

Dio, in stretta prossimit� del Luogo calcato dai passi di

Bahau�ll�h, vicino alla Grotta di Elia venerata da molto

tempo ed associata con la rivelazione della Tavola del

Carmelo, la Carta dei Centri Mondiali Spirituali ed

amministrativi della Fede su quella montagna. I fondi,

che ammontano a centomila dollari, inoltre, sono stati

donati da una delle Mani della Causa in Terra Santa e

sono stati avviati negoziati con le Autorit� israeliane con

lo

scopo di rendere effettivo l'immediato acquisto del luogo

scelto".

(Messages to the Bahá'í World, 1950 - 57, pag. 63)

"Le propriet� internazionali Bahai sul Monte

Carmelo sono state grandemente accresciute dalla firma

del contratto con le autorit� israeliane per l'acquisto di

un'area di trentaseimila mq., situata sul promontorio del

Monte Carmelo, dominante la Grotta di Elia, area - che

anche luogo santificato dai passi di Bahau�ll�h ed

associato alla rivelazione della Tavola del Carmelo, al

prezzo di cento otto mila dollari: servir� come luogo per

il primo Mashriqu'l-Adhkar della Terra Santa.
L'intera somma stata donata da Amelia Collins,

Mano della Causa e eminente benefattrice della Fede".

(Messages to the Bahá'í World, 1950 - 57, pagg. 78-79)

CAPITOLO VIII
MISCELLANEA
LA CASA DEI PELLEGRINI AD HAIFA
Subito dopo l'interramento dei resti del B�b, un

credente di 'Ishq�b�d, Mirza Ja'far Rahm�n�, preg�

'Abdu'l-Bahá di permettergli di costruire una Casa dei

Pellegrini entro i recinti della Tomba per la comodit� dei,

pellegrini. La richiesta fu accettata e quel credente diresse

personalmente i lavori di costruzione e pag� tutte le

spese.
Ancora prima che la Casa dei Pellegrini fosse

completata, 'Abdu�l-Bahá offr� un sontuoso banchetto per

gli amici e i pellegrini dell'Est e dell'Ovest. Quando la

costruzione fu portata a termine e il beneamato Maestro

fece il Suo ingresso nel nuovo edificio, Mirza Ja'far

Rahm�n� si gett� devotamente ai Suoi piedi, versando la-

crime di gioia. 'Abdu�l-Bahá lo rialz� gentilmente e gli

chiese di esprimere un desiderio. Mirza Ja'far non rispose,

perch� il suo unico desiderio era quello di vedere il suo

Maestro felice. Tuttavia uno dei presenti, H�j� Mirza

Haydar 'Ali, soprannominato dal Maestro Stesso '
l'Angelo del Carmelo', si fece avanti e sug-

ger� che, in riconoscimento dei servigi resi da Mirza

Ja'far, il Maestro permettesse che una scritta venisse

incorporata nell'edificio in onore di lui, e nel caso Egli

accettasse il suggerimento Lui Stesso scrivesse le parole.

Il Maestro graziosamente accondiscese e con carta e

penna subito forniteGli scrisse in Persiano le parole che

ora appaiono incise su una pietra sull'entrata della Casa

dei Pellegrini. La loro traduzione suona cosi: "Questo

un ostello spirituale per i Pellegrini, e il suo fondatore

Mirza Ja'far Rahm�n� 1327 A. H. (1909 A. D.)':

Durante il ministero di 'Abdu�l-Bahá furono tenute

in Sua presenza molte riunioni in questa Casa con la

partecipazione dei pellegrini e dei membri della comunit�

locale. Pi� tardi, quando Shoghi Effendi divenne

Custode, egli pure incontrava gli amici riuniti e parlava

loro nella Casa dei Pellegrini, prima di guidarli alle

Tombe del B�b e di 'Abdu�l-Bahá per la preghiera.
GLI UFFICI DELLA
CASA UNIVERSALE DI GIUSTIZIA

"Fu acquistato, nelle vicinanze della residenza di

'Abdu�l-Bahá un terreno per la costruzione di una Casa

dei Pellegrini dell'Occidente, e la

costruzione fu fatta, poco dopo il Suo trapasso, dai

credenti americani
(Dio Passa nel Mondo, pag. 317)
Il numero sempre crescente dei pellegrini Bahai

in visita alla Terra Santa dai Paesi Occidentali dopo la

fine della prima guerra mondiale richiese alloggi pi�

ampi e pi� adeguati di quelli finora esistenti. Uno degli

amici persiani aveva offerto ad 'Abdu�l-Bahá un pezzo di

terra situato nelle vicinanze della Casa del Maestro, ed un

credente americano, Mr. William H. Randall, durante il

suo pellegrinaggio ad Haifa chiese il privilegio di

contribuire con una somma di danaro alla costruzione di

una casa dei pellegrini per i credenti occidentali.

Entrambe le offerte furono accettate e furono preparati

dei disegni sotto la direzione del Maestro. Gli furono

sottoposti abbozzi di molti possibili progetti ed Egli

scelse il pi� adatto per le necessit� locali e le condizioni

climatiche. 'Abdu�l-Bahá Stesso sugger� alcune modifiche

nella struttura proposta, ed un altro abbozzo fu preparato

e Gli fu presentato per ulteriori correzioni. E cos� fino a

quando il disegno finale fu approvato dal Maestro. Quindi

fu iniziata, in base a questo piano, la costruzione

dell'edificio, ma i fondi disponibili

risultarono insufficienti ed i lavori furono sospesi fino al

1923, quando la Mano della Causa Mrs. Amelia Collins

giunse pellegrina in Terra Santa con il marito. La vista

dell'edificio incompleto la indusse ad offrire i fondi

necessari per portarlo a termine. L'amato Custode accett�

questo dono fatto alla Fede e l'edificio, terminato pochi

anni pi� tardi, divenne la Casa dei Pellegrini occidentali.

E a tale uso fu adibita fino a quando nel 1963 la Casa

Universale di Giustizia vi stabili i suoi uffici.
L'ACQUEDOTTO
Con l'arrivo del "saggio ed umano governatore"

Ahmad Big Tawf�q ad 'Akka, che, frequentando 'Abdu�l-

Baha, si infiamm� di devozione verso di Lui e esamin�

attentamente la letteratura della Fede, iniziava una nuova

fase.

"Fu in occasione di una udienza a lungo sollecitata

con Bahau�ll�h che, in risposta alla richiesta di

permettergli di renderGli un favore, gli venne suggerito

di restaurare l'acquedotto che per

trent�anni era stato lasciato cadere in disuso un

suggerimento che egli immediatamente cominci� a
realizzare
(Dio Passa nel Mondo pag. 198)
APPENDICE I

Il brano che segue dovuto alla penna del prof. Edward

Granville Browne, il famoso orientalista inglese (1862 -

1926) che visit� Bahá'u'lláh a Bahj� nel 1890 ed ebbe con

Lui vari incontri. Qui di seguito Browne racconta il primo

incontro, nella camera a sud-est della "Magione" di Bahj�:

a lato di questa camera - dove la Bellezza Benedetta

ascese a Dio il 29 Maggio 1892 - il Custode della Fede,

Shoghi Effendi, fece apporre le parole che Bahau�ll�h

rivolse all'orientalista inglese e che sono contenute nel

nostro brano. La nostra traduzione stata curata sul testo

che appare in: H. M. Balyuzi, Edward Granvale Browne

and the Bahá'í Faith, George Ronald, London, 1970,

pagg. 56 - 57. Per altre notizie su Browne e i suoi rapporti

con i B�b� e i Bahai utile riferirsi a questo libro, che

contiene un'abbondante bibliografia in proposito.
"Nel corso della mattina del giorno successivo

il mio arrivo a Behje uno dei giovani figli di Beh�

entr� nella mia stanza e mi fece cenno di seguirlo.

Obbedii e fui condotto attraverso corridoi e stanze, a cui

ebbi a malapena il tempo di dare uno sguardo, in una

grande sala, pavimentata, per quello che mi ricordo (dato

che la mia mente era occupata in altri pensieri), con un

mosaico di marmo. Davanti ad una tenda che scendeva

dal muro di questa grande anticamera, la mia guida si

ferm� un momento per darmi il tempo di togliermi le

scarpe. Quindi con un rapido movimento della mano

spost� la tenda e, dopo che io passai, la rimise a posto; ed

io mi trovai nella grande stanza sul fondo della quale era

situato un piccolo divano, mentre lungo la parete opposta

alla porta si trovavano due o tre seggiole. Per quanto

indistintamente avessi avuto il sospetto del luogo in cui

mi stavo dirigendo e di chi stavo ora osservando (dato

che non mi era stata fornita alcuna spiegazione) trascorsi

qualche secondo in uno stato di meraviglia e timore, e poi

mi resi finalmente conto che nella stanza vi era qualcuno.

Nell'angolo in cui il divano era appoggiato al muro

stava seduta una meravigliosa venerabile figura, il cui

capo era coronato con un copricapo di feltro del genere

chiamato taj dai dervisci (ma di una altezza e di una

fattura insolita) e alla base avvolto da un piccolo turbante

bianco. Non potr� mai dimenticare il volto di colui che

stavo fissando, per quanto mi sia impossibile descriverlo.

Quegli occhi penetranti sembravano leggere nel fondo

dell'anima; sulla sua ampia fronte troneggiavano pos-

sanza ed autorit�; mentre le profonde rughe della fronte e

del viso rivelavano un'et� che i capelli ancora neri e la

barba folta e fluente sino alla cintola facevano appena

supporre. Non v'era certo alcun bisogno di chiedere alla

presenza di chi mi trovassi, mentre mi inchinavo, dinanzi

a colui che oggetto di devozione ed amore tali che i re

possono invidiare e gli imperatori sospirare invano!

Una voce dolce e piena d� dignit� mi ordin� di sedermi, e

quindi continu�:

"Lodato sia Dio che tu sei giunto! ... Tu sei venuto

a vedere un prigioniero, un esule noi non desideriamo

altro che il bene del mondo e la felicit� delle nazioni;

eppure ci hanno giudicato un

provocatore di liti e di sedizioni, degno di prigionia e di

bando... Che tutte le nazioni si uniscano nella fede e tutti

gli uomini (si sentano) fratelli; che si rafforzino i legami

di affetto e di unione tra i figli degli uomini; che cessino

le differenze religiose e quelle di razza si annullino - che

male v'� in ci�?... E cos� avverr�: queste lotte prive di

frutto, queste guerre rovinose passeranno e la Pi� Grande

Pace sar� stabilita... Non avete bisogno di ci� anche voi

in Europa? Non questo che Cristo predisse?... Eppure

noi vediamo i vostri re ed i vostri governanti prodigare le

loro ricchezze in modo pi� copioso per la distruzione

della razza umana che per la sua felicit�... Queste lotte,

questi spargimenti di sangue e questa discordia devono

cessare e tutti gli uomini devono unirsi in una sola razza

ed in una sola famiglia... Che l'uomo non si glorii di

amare il proprio paese, ma piuttosto si glorii di amare

l'umanit�..."
Queste furono - per quel che ricordo - le parole

che, insieme a molte altre, ascoltai dalla voce di Beh�. I

lettori considerino nella propria coscienza se tali dottrine

meritino morte e catene, e se il mondo abbia da
guadagnare o da perdere dalla loro
diffusione".
APPENDICE Il
LA SOVRASTRUTTURA DELLA
TOMBA DEL B�B

Un'opera indispensabile per conoscere la nascita e lo

sviluppo del Centro Mondiale della Fede ad Haifa ed

'Akka ad opera di Shoghi Effendi, Custode della Causa di

Dio, il recente preziosissimo libro della Mano della

Causa Ugo Giachery, Shoghi Effendi �- recollections,

George Ronald, Oxford 1973. Ugo Giachery (nato a

Palermo, laureato in chimica, vissuto alcuni anni negli

Stati Uniti, donde torn� in Italia come pioniere nel 1947)

fu nel 1948 nominato da Shoghi Effendi suo

rappresentante personale in Italia per reperire il materiale

necessario alla costruzione della sovrastruttura del

Sepolcro del B�b ad Haifa. Fu questo suo servizio
impareggiabile che gli procur� un onore immortale

conferitogli da Shoghi Effendi: la porta sud-occidentale

della Tomba porta il suo nome, "B�b-i-Giachery". Nel

1951 il Custode lo nomin� nel primo contingente delle

Mani della Causa di Dio e nel 1953 divenne presidente

della prima Assemblea Spirituale Na-

zionale dei Bahai d'Italia e di Svizzera. Il Comitato di

traduzione di Asmara ha riassunto qui di seguito quelle

pagine del libro che si riferiscono alla costruzione della

sovrastruttura della Tomba del B�b fra il 1948 e il 1953 e

che riportano interessantissimi dettagli architettonici della

stessa Tomba.

E' stata anche consultata l'opera di Ruh�yyih Rabbani,

The Priceless Pearl, Bahai Publishing Trust, London

1969.
I PREPARATIVI E L'ARCHITETTO

Quando all'inizio del 1948 fu evidente che sarebbe

sorto in Palestina uno Stato d�Israele, Shoghi Effendi cap�

che era giunto il momento tanto desiderato di erigere il

maestoso Mausoleo sui resti mortali del B�b. Il Custode

non pot� servirsi, come avrebbe voluto in un primo

momento, del materiale e dei lavoranti palestinesi cos�

rinomati ma ormai tutti fuggiti a causa del conflitto

arabo-israeliano e si risolvette quindi di rivolgersi

all'Italia. Egli invi� qui nell'aprile del 1948 il famoso

architetto canadese, William Sutherland Maxwell, il pro-

prio suocero.
Maxwell, nato in Canada ma di origine scoz-

zese, era un architetto di grande valore e a lui il Custode

aveva affidato il prezioso incarico di disegnare e

progettare la sovrastruttura del Sepolcro del B�b. Egli si

era stabilito ad Haifa, dopo la morte della moglie May

(cui il Custode aveva conferito la stazione di "martire")

su richiesta dello stesso Shoghi Effendi. Racconta

Ruh�yyih Kh�num che un giorno, mentre il Custode si

stava domandando quali soluzioni avrebbe potuto trovare

per alcuni problemi riguardanti la costruzione della

Tomba e dei giardini circostanti, ella gli fece presente che

viveva con loro uno dei migliori architetti viventi e

perch� mai non si rivolgeva a lui per questi problemi. Da

quel momento inizi� una profonda collaborazione fra il

Custode e Maxwell, il cui frutto sarebbe stato
l'innalzamento di quell'opera meravigliosa che il

Sepolcro del Profeta-Martire della Dispensazione Bahai.

Non fu facile, per Maxwell e Giachery, trovare in

Italia il materiale adatto e gli artigiani necessari ad

un'impresa cos� vasta. Tutta l'Europa era ancora devastata

dalle rovine causate dal conflitto mondiale e stava

iniziando il suo faticoso cammino di recupero delle forze

necessarie alla Sopravvivenza. Ma tutte le difficolt�

furono superate e si trov� un'impresa (quella dei
Fabbricotti di Carrara)

disposta ad imbarcarsi in quella che allora poteva

sembrare solo un'avventura o un sogno! Consigliere

tecnico fu scelto l'architetto Andrea Rocca, di grande

valore ed esperienza. Furono usate, per il materiale, le

miniere di marmo di Chiampo e quelle ai piedi delle Alpi

nord-occidentali.
IL COLONNATO

Il colonnato era destinato a circondare l'edificio

originario costruito da 'Abdu�l-Baha, con l'aggiunta di

alcune camere ad opera del Custode e, in seguito, a

sorreggere la sovrastruttura del Mausoleo. Maxwell

disegn� 24 colonne ed 8 pilastri, tutti monolitici come

richiesto da Shoghi Effendi, e dopo la firma del contratto

con la ditta italiana, un esercito di specialisti si mise in

movimento, soprattutto in Toscana, per terminare il

lavoro con la maggior celerit� possibile.
Perch� 24 colonne, cio� 8 per ogni lato? Shoghi
Effendi si rifer� al versetto del Corano:

"... in quel giorno otto (angeli) sosterranno il trono del tuo

Signore" , ricordando quanto spesso il Maestro avesse

alluso alla futura Tomba del B�b,

al sarcofago e ai Resti sacri del Profeta-Martire, come al

Trono�.
Come le colonne ricordano l'architettura classica

greco-romana, cos� i maestosi archi ogivali testimoniano

dello splendore della civilt� islamica. I capitelli delle

colonne e dei pilastri sono decorati con motivi
ornamentali di foglie d'acanto. Il colonnato un

quadrilatero, in cui gli angoli, invece di incontrarsi a 90�,

sono uniti da ampie cavit� concave, ognuna delle quali

sormontata dal simbolo del "Pi� Grande Nome" inserito

in uno stemma ovale molto elaborato. I larghi pannelli di

queste cavit� sono stati destinati dal Custode ad essere

incisi, nel futuro, con brani dagli Scritti del B�b.

Una solida cornice sormonta il colonnato e gli
angoli: un parapetto composto di 27 pannelli

rettangolari, sette ogni lato (eccetto il lato nord che ne ha

sei). Ogni pannello incorniciato da un bassorilievo di un

mosaico verde intarsiato con fiori scarlatti (il verde

ricorda il lignaggio del B�b e il rosso il Suo martirio).

Particolarmente bello il pannello centrale del lato

settentrionale, quello che guarda verso il mare e verso

'Akka; formato da un grande disco, come di un sole che

brilli, con raggi bianchi e dorati, con una stella a nove

punte contenente il simbolo del "Pi� Grande Nome"-

il colonnato con la balaustra fu completato alla fine di

maggio del 1952.
L'OTTAGONO
Il piano originale di Shoghi Effendi era di

costruire solo il colonnato, rimandando a tempi migliori il

resto della costruzione. Ma poi decise che si poteva

procedere al completamento della Tomba.
L'ottagono consiste, come dice il nome, nella

sezione del Sepolcro composta di otto lati che sorge

immediatamente sopra il colonnato. Ad ogni angolo si

innalza un pinnacolo, molto simile ad un minareto. Questi

pinnacoli hanno la funzione di sostenere la ringhiera di

ferro lavorato che sorge sul tetto dell'ottagono.

L'intera struttura di una classica semplicit�. Ogni

lato dell'ottagono ha tre finestre, una larga al centro e due

laterali pi� piccole: nel lato meridionale si apre invece

una porta che fornisce l'unico accesso possibile all'interno

della sovrastruttura della Tomba. E' naturale che non

possibile camminare sulla base dell'ottagono, perch� ci�

costituirebbe - come gi� stabil� il Custode - un atto di

irriverenza nei confronti dei Resti del B�b.
LA ROTONDA
La rotonda si eleva undici metri dal livello del

tetto dell'ottagono: si tratta di un cilindro perfetto,

intersecato da 18 finestre ogivali. Queste finestre

rappresentano e ricordano le 18 Lettere del Vivente, gli

eroici discepoli del B�b, a proposito delle quali un giorno

Shoghi Effendi si espresse cosi: "Le Lettere del Vivente

sono dei canali attraverso cui passa la luce" : ed in effetti

queste finestre appaiono come degli occhi spirituali aperti

sul mondo dell'esistenza.

Il vetro delle finestre fu lavorato a Torino: e di qui

partirono per Haifa i campioni di vetro perch� il Custode

li esaminasse e scegliesse i colori pi� adatti.
La rotonda fu completata verso la fine del 1952.

Pochi mesi prima era trapassato William Sutherland

Maxwell, lasciando nel dolore l'amato Custode che

perdeva, con lui, un padre, un fratello, un fidato

consigliere e soprattutto l'abile architetto del Mausoleo

del B�b.
LA CUPOLA

L'ultima sezione della sovrastruttura della Tomba,

la cupola, fu designata da Shoghi Effendi come la "terza

corona", perch� egli la considerava l'ultima di una serie di

corone incorporate nell'intera struttura come in una tiara.

La prima, la balaustra del colonnato; la seconda, i pin-

nacoli e il parapetto di ferro dell'ottagono; la terza ed

ultima questa cupola, questa corona regale, il simbolo

della sovranit� celeste.
Intorno alla base della cupola vi un orlo, una

falda bianca di marmo, che incontra la parte superiore

della rotonda.
La cupola rivestita di dodicimila mattonelle di

ceramica dorate, che furono prodotte in una piccola

fabbrica olandese, dopo mesi di studi ed esperimenti.

Pochi giorni prima dell'inizio della costruzione

della cupola, Shoghi Effendi - il 29 aprile 1953, 9� giorno

di Ridvan - sal� fino alla base e con grande devozione

pose sotto una delle mattonelle dorate della prima fila

della futura cupola una cassetta d'argento contenente un

frammento di stucco del soffitto della cella in cui il B�b

era stato imprigionato nel castello di Mahk�.

Nel settembre del 1953 l'intera sovrastruttura era

completata: l'annuncio fu fatto al mondo Bahai dallo

stesso Shoghi Effendi, raggiante di gioia.
APPENDICE III
LA TAVOLA DEL CARMELO
La Tavola del Carmelo appare nell'XI sezione

delle "Spigolature dagli Scritti di Bahau�ll�h" e Shoghi

Effendi la defin� come la "Carta dei Centri Mondiali

Spirituali ed Amministrativi della Fede su quel monte".

Un giorno il Custode spieg� a Ugo Giachery che

Bahá'u'lláh aveva rivelato questa Tavola sul Monte

Carmelo stesso, in prossimit� del convento dei

Carmelitani, con un tono cos� possente e maestoso che

ogni monaco del vicino monastero pot� udire le parole da

Lui pronunciate.
Egli Stesso, quindi, il "Signore della Vigna",

consacr� la terra di quel monte che era destinato a

diventare il Centro Spirituale ed Amministrativo della

Sua Rivelazione.
Verso la fine della Tavola, Bahau�ll�h profetizza

futuri eventi, alcuni dei quali gi� si sono realizzati sotto il

ministero di 'Abdu�l-Bahá ed altri sotto quello di Shoghi

Effendi. L' "Arca" che �presto Dio far� navigare" sul

Monte Carmelo" �, come ha spiegato il Custode, un

chiaro riferimento all'istituzione della Casa Universale di

Giustizia, i cui membri sono definiti "la gente di Baha".

Fin dai tempi antichi il Monte Carmelo stato

considerato il Giardino di Dio: la traduzione letterale

dall'Ebreo e dall'Arabo la "Vigna di Dio". L'Antico

Testamento pieno di riferimenti a questo Monte: basti

pensare al libro di Amos che illustra il suo futuro destino.

Il Monte Carmelo lungo circa 35 chilometri e si

estende da oriente ad occidente, fino a terminare nella

baia di Haifa. Sulla sommit� occidentale l'ordine religioso

di Nostra Signora del Monte Carmelo costru�, nel secolo

XII, il monastero di Stella Maris, su un terreno donato dal

Re Baldovino di Gerusalemme, dopo la conquista di

questa citt� nel 1099. E' interessante meditare sul fatto

che per secoli e secoli le voci dei pii monaci si levarono a

lodare la Gloria di Dio e ad invocare l'avvento del Regno

di Dio sulla terra. Sette secoli dovevano trascorrere prima

che potesse realizzarsi questa speranza dell'umanit�, il

che avvenne con l'avvento della Dispensazione di

Bahau�ll�h e lo stabilirsi del "trono" di Dio su quella

sacra montagna.
E' anche da ricordare che proprio nelle vicinanze

di quel monastero verr� nel futuro eretto il grande

Mashriqu'l-Adhkar della Fede Bahai, proprio sulla terra

consacrata dal passaggio della

Bellezza Benedetta. Il Tempio riechegger� i canti gioiosi

dei pellegrini di ogni razza, provenienti da ogni

continente e da ogni Paese a rendere lode al "Signore

della Vigna".

"O Carmelo esulta poich� Dio, in questi Giorni, ha

posto il Suo trono su di te, ha fatto di te l'oriente dei Suoi

segni e l'alba delle prove della Sua Rivelazione. Beato co-

lui che gravita intorno a te, che proclama la rivelazione

della tua gloria e narra di quello che la generosit� del

Signore tuo Dio ha fatto piovere su di te.... Egli invero

ama il luogo che divenuto la sede del Suo trono che i

Suoi passi hanno calcato, che ha onorato di Sua presenza,

dal quale ha lanciato il Suo appello e sul quale ha versato

le Sue lacrime".
BIBLIOGRAFIA
SHOGHI EFFENDI, Dio Passa nel Mondo, trad.
it., Roma 1968
SHOGHI EFFENDI, Messages to the Bahá'í
World, 1950-1957, Wilmet-
te 1958
SHOGHI EFFENDI, Guidance for Today and
Tomorrow, London 1953
SHOGHI EFFENDI, and LADY BLOMFIELD, The
Passing of 'Abdu'l-Bahá, private
printed '22
J.E. ESSLEMONT, Bahá'u'lláh e la nuova era
Roma 1969 (iv edizione della
traduzione italiana)

Per compilare le Appendici, il Comitato di traduzione di

Asmara si servito delle seguenti opere:
H.M. BALYUZI Edward Granville Browne
and the Bahá'í Faith, George
Ronald, London 1970
UGO GIACHERY, Shoghi Effendi - recollections,
George Ronald, Oxford 1973
R�HIYYIH RABBANE The Priceless Pearl, Bahai
Publishing Trust, London 1969
L'esilio di Baha'u�ll�h ad Adrianopoli.
'Akka.
Maria di Romania.

La costruzione delle nove terrazze sul Monte Carmelo.

In inglese: "The Barracks". Tale edificio, o cittadella, era

stato eretto durante il periodo della dominazione turca in

Terra Santa. La sua costruzione fu completata alla fine

del 18� secolo sulle fondamenta risalenti al tempo delle

Crociate.

Costruito nel 1785.La torre turca che si trova all'entrata

fu innalzata nel 1906 per commemorare il giubileo del

sultano 'Abdu'l-Hamid.
Na'mayn significa "due s�". Narra una tradizione

islamica che nell'ultimo giorno in risposta alla chia-

mata divina: "Non sono Io il vostro Signore? ", sa-

ranno uditi due s�.
1899.
1909

Tali testimonianze si trovano pi� avanti nei capitoli re-

lativi ai luoghi di riposo di ciascuna di queste sante a-

nime.
'Abdu�l-Baha
Il 54mo di Isaia.
Monte Carmelo.

Quella del Carmelo (cfr. "Spigolature dagli Scritti di

Bahá'u'lláh", pagg. 17 20)
Ad Ahmad Big Tawf�q
Costruito intorno al 1780 A.D.
Bisogna ricordare che 'Akka a quel tempo era
priva

di ogni sorgente d'acqua all'interno delle sue mura.

Bahj�.
Bahau�ll�h.
�corona�
Questo brano di Browne, riportato - come gi�

detto - nel libro di Balyuzi a lui dedicato, venne

pubblicato la prima volta nell'introduzione da
Browne stesso scritta all'edizione inglese da lui

curata dell'opera di 'Abdu�l-Bahá'í "A Traveller�s

Narrative", vol. II, xxxix-xi, Cambridge University

Press, 2 voll., 1891.
Corano LXIX, 17.

Table of Contents: Albanian :Arabic :Belarusian :Bulgarian :Chinese_Simplified :Chinese_Traditional :Danish :Dutch :English :French :German :Hungarian :Íslenska :Italian :Japanese :Korean :Latvian :Norwegian :Persian :Polish :Portuguese :Romanian :Russian :Spanish :Swedish :Turkish :Ukrainian :